Situato su un altopiano di brughiere che domina la valle del Ticino, i dintorni di Somma Lombardo, in provincia di Varese, sono ricchissimi di interessanti reperti storici che attestano la presenza dell'uomo sin dai tempi più antichi. Sono stati, infatti, riportati alla luce tombe a cremazione risalenti al XIII secolo a.C., tombe della Cultura di Golasecca (Età del Ferro), il cromlech del Vigano, un grande recinto tombale e rituale costituito da oltre trecento sassi, il "Sass di Bis" (letteralmente sasso delle bisce), un masso erratico con incisioni risalenti alla Civiltà di Golasecca. Numerosi sono anche i reperti che testimoniano il passaggio della tribù gallica dei Votodrones. Nel Medioevo dipendeva dalla vicina Arsago Seprio, importante centro politico ed amministrativo longobardo; intorno all'anno Mille entrò a far parte dei possedimenti dei Visconti.
Tra i siti di maggior interesse menzioniamo:
- il Castello Visconti San Vito, monumento nazionale, le cui origini risalgono al IX secolo. Nato come rocca per difendere i confini del Ducato di Milano, fu in gran parte ricostruita a partire dal 1448 ad opera di Francesco e Guido Visconti che si rifugiarono a Somma dopo l'insediamento della Repubblica Ambrosiana. E' oggi costituito da tre distinti castelli, ognuno con entrata indipendente, l'uno addossato all'altro;
- il Santuario della Madonna della Ghianda, commissionato da San Carlo Borromeo nel luogo dove si dice sia avvenuto un evento prodigioso;
- la Chiesa Prepositurale di Sant'Agnese, protettrice della famiglia Visconti, realizzata nella seconda metà del Seicento;
- la Chiesa di San Bernardino, al cui interno è conservata una "Madonna con Bambino e San Bernardino" del Fiammenghino;
- la Chiesa prepositurale di Santo Stefano, nel rione di Mezzana Superiore, con pregevoli opere di artisti locali.