L'etimologia è incerta: per alcuni il toponimo deriverebbe dal fiume Sarre, per altri dal verbo "serrare", per altri ancora, infine, da "serra" e da qui "sega", per via della caratteristica forma delle cime dei monti. Il centro si trova a poco più di 600 metri di altitudine, tra i comuni di Aosta, Gressan, Jovençan ed Aymavilles. Fa parte della Comunità Montana Grand Paradis. Il territorio comunale, attraversato dalla Dora Baltea, comprende un numero elevatissimo di frazioni disseminate da piccole cappelle ricche di storia e tutte diverse le une dalle altre.
Di notevole importanza il castello, situato poco oltre la città di Aosta, simbolo del paese e testimone, con i tanti proprietari e le numerose modifiche subite nel corso degli anni, della storia del territorio. La valle del Fallère e la Becca France nella bella stagione sono ottime mete per le escursioni, mentre, in inverno per le passeggiate con le racchette da neve. Numerosi sono i locali dove trascorrere ore gradevoli e degustare i piatti tradizionali accompagnati dagli ottimi vini locali.
Il territorio di Sarre fu abitato probabilmente già nell'Età del Bronzo; tracce di insediamenti umani, infatti, sono state rivenute in più punti: a Ville sur Sarre, nei pressi della frazione di Saint Maurice e nella zona ai piedi della montagna, successivamente attraversata dalla strada per le Gallie. Si ipotizza che questi siti fossero abitati fino al periodo della conquista da parte dei Romani, quando furono abbandonati. Nel periodo medievale Sarre fu sottoposto ai signori di Bard e ai nobili di Quart. Nel 1783 il comune di Chesallet e quello di Sarre furono riuniti in un unico centro, fino a quel momento erano stati indipendenti l'uno dall'altro. Il territorio fu a lungo dominio dei Savoia. Durante il periodo fascista fu unito ad Aosta perdendo la sua autonomia e ricostituito comune indipendente nel 1946.
Da vedere:
La parrocchia di Sarre. L'origine risale alla fine dell'XI secolo ed è legata ai Benedettini. L'edificio attuale fu eretto nel 1643 ed ampliato nel 1894. Il campanile risale alla fine dell'XI secolo, presenta una base quadrata e tre serie di aperture, bifore e trifore e cuspide a piramide.
La chiesa conserva al suo interno un pregevole altare ligneo intagliato ed in parte dorato, dipinti e statue. Nella zona retrostante l'altare maggiore è presente l'abside romanica originaria della primitiva costruzione, abbellita da affreschi del XV secolo.
La parrocchiale di Chesallet, fondata probabilmente nel XVI secolo dai Benedettini, è stata ricostruita nel XVII secolo. Il campanile, a pianta quadrata con tre serie di aperture, monofore, bifore e trifore all'altezza della cella campanaria, presenta cuspide a piramide. E' databile intorno all'XI secolo.
La cappella di Ville sur Sarre, situata nel centro storico del villaggio che è a pochi chilometri da Sarre, in posizione dominante la valle di Aosta, si presenta all'esterno di grande semplicità, conserva un altare in legno del Settecento con statue e putti, colonnine lavorate e pregevoli dipinti.
La cappella di Chesere, situata in una località ricca di alpeggi, è stata costruita nel 1650. Oggi è in stato di abbandono.
La cappella di Montan presenta una facciata risalente al 1734, una trave datata 1640, un altare ligneo policromo del '700.
La cappella di Vareille, situata lungo la strada che conduce a Ville sur Sarre, conserva un altare ligneo dell'Ottocento e bei dipinti raffiguranti santi.
La cappella di Bellun, situata nel villaggio vicino al vallone di Thoraz, risale al 1688, conserva un altare ligneo del Settecento, statue della seconda metà del Seicento e tele raffiguranti santi.
La cappella di Oveillan. Non si conosce la data precisa della sua costruzione, si sa che esisteva già all'inizio del XVIII secolo; conserva un altare ligneo policromo del '700.
La cappella di Thoraz risale probabilmente al 1630, conserva una statua del '700 ed un altare in legno databile '600-'700.
La cappella di San Giocondo ricostruita verso la metà del XVIII secolo. Presenta un altare ligneo intagliato e parzialmente dorato risalente agli inizi del XIX secolo.
La cappella di Champe risalente al 1840.
Il castello, situato poco lontano da Aosta, di fronte alla valle di Cogne, su un poggio ricoperto da vigneti, fu edificato nel 1242 ed appartenne a numerosi proprietari: dalla famiglia Bard, ai nobili di Quart, dai Savoia al barone Ferrod che lo trasformò radicalmente. Successivamente passò ad un lontano discendente dei Bard e nel 1869 fu acquistato da Vittorio Emanuele II che ne modificò ulteriormente la struttura e lo decorò con i suoi numerosi trofei di caccia. Il castello conserva ancora quadri e mobili del '700 ed '800, oggi è adibito a museo.