Il toponimo deriva dal nome latino Brittius e richiama una proprietà privata appartenuta ai signori che risiedevano nel castello, situato in posizione dominante sul paese, e di cui oggi rimane solo una torre. L'abitato si trova esattamente al centro della Val d'Aosta sulla riva destra della Dora Baltea, nei pressi del monte Emilius, a pochi chilometri da Aosta. La zona su cui sorge, ricca di pascoli, boschi e laghi, è denominata Envers a causa del limitato soleggiamento nel periodo invernale dovuto all'ombra proiettata dalle montagne circostanti. E' per questa ragione che la principale festa del paese è chiamata "feta de l'oumbra". A Brissogne è stata predisposta una vasta zona per la pratica di golf, tennis, beach volley, basket, nuoto e sports tradizionali valdostani: rebatta, palet, fiolet, tzan, nonché aree di ristoro. E' possibile dedicarsi al trekking lungo i numerosi sentieri che tracciano la zona.
La scoperta di reperti archeologici ha consentito di ipotizzare che la Val d'Aosta fosse popolata già nella preistoria, intorno al 3000 a.C. da gruppi di pastori e cacciatori. Nel 143 a.C. la comunità dei Celti-Liguri, denominati Salassi, furono sconfitti dai Romani, che, circa cinquant'anni dopo fondarono la colonia di Eporedia, l'odierna Ivrea, e la colonia militare Augusta Praetoria Salassorum, l'odierna Aosta nel 25 a.C. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la Val d'Aosta fu sottoposta ai Burgundi, nel VI secolo agli Ostrogoti, nel 568 ai Longobardi, sconfitti dal re di Borgogna pochi anni dopo, divenendo da quel momento territorio dei Franchi fino all'888, quando tornò al Regno di Borgogna. Con la morte di Rodolfo III, nell'anno Mille, la Borgogna fu inglobata nel Sacro Romano Impero Germanico divenendo successivamente parte della contea dei Savoia. Fino al XIII secolo si susseguirono le lotte tra i signori feudali per il dominio del territorio. Il paese appartenne in epoca medievale ai signori di Quart, passò nel 1700 agli Avise.
Da vedere:
I resti del castello medievale costruito nell'anno Mille. Oggi dell'antico edificio rimane solo una torre merlata.
La parrocchia di Santa Caterina di grande semplicità, dal cui sagrato è possibile ammirare lo splendido panorama della valle.
La cappella della Madonna delle Nevi ad Etabloz.
La cappella di San Rocco a Neyran.