Pieve di Cento è un comune della provincia di Bologna, situato nella Valle del Reno. E' nota anche con l'appellativo di "piccola Bologna" per la gran quantità di portici e per il suggestivo centro storico, racchiuso tra quattro porte, antiche ed uniche vie di accesso al borgo.
L'abitato andò sviluppandosi intorno all'VIII secolo d.C. attorno ad una pieve (da qui, appunto, il toponimo) sotto il dominio del vescovo di Bologna. Divenne comune autonomo solo nel 1376. Tutta l'area seguì le sorti del capoluogo emiliano, finché nel 1502 passò sotto il potere estense, quale dono di nozze del papa Alessandro VI Borgia alla figlia Lucrezia, andata in sposa al duca di Ferrara Alfonso I d'Este. La dominazione estense ebbe fine nel 1598 quando Ferrara passò sotto lo Stato Pontificio.
Siti di interesse:
- la Chiesa della Santissima Trinità, edificata dall'omonima confraternita nel XVI secolo, è un vero gioiello artistico, per la presenza di pregevoli affreschi raffiguranti scene del Vecchio Testamento, opera di Lionello Spada e Francesco Brizio, un bel coro ligneo ed una pala d'altare di Lucio Massari.
- la Collegiata di Santa Maria Maggiore, già menzionata in un documento del 1207, fino al 1378 era sede dell'unico fonte battesimale dell'area del Centopievese. L'attuale edificio risale al Settecento (anche se l'abside è della preesistente struttura), con interno ad un'unica navata in stile barocco. All'interno è possibile ammirare un suggestivo crocifisso ligneo del XII secolo, "L'Assunzione" di Guido Reni (1600) e "L'Annunciazione" del Guercino (1646).
- la Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, riedificata su una preesistente costruzione del XV secolo. All'interno sono conservate statue lignee di Antonio Porri ed un bell'altare barocco.
- la Cappella di Santa Chiara, costruita nell'ex Convento delle Clarisse tra il 1633 ed il 1645, è a navata unica con volta a botte ed una ricca decorazione pittorica. Gran parte delle decorazioni interne risalgono al Settecento. Interessante è una pregevole pala d'altare commissionata al nipote del Guercino, Benedetto Gennari, rappresentante la "Vestizione di Santa Chiara".
- l'ex Convento delle Clarisse, fondato da quattro monache francescane nei primi anni del Cinquecento. Il convento ben presto crebbe di importanza, tanto da renderne necessario un ampliamento, Con la soppressione degli ordini, imposta da Napoleone, il Convento fu adibito ad ospedale. Oggi è sede di alcuni uffici comunali, di poliambulatori e sede di corsi della facoltà di Scienze Infermieristiche dell'Università di Ferrara.
- la Rocca, sede del Museo Municipale, costruita nel 1381 su disegno di Antonio di Vincenzo, lo stesso che progettò la cattedrale di San Petronio a Bologna.
- le quattro porte di accesso alla città: Porta cento, Porta Asia, Porta Bologna e Porta Ferrara;
- l'Archivio Storico Notarile, conservato presso il Palazzo Comunale, con gli atti redatti dai notai di Pieve dal 1458 al 1795.
- la Casa degli Anziani, uno degli edifici più antichi di Pieve, con colonne in legno, risalente al 1272, era in origine ricovero di pellegrini e posta di cavalli.
- i numerosi musei e spazi espositivi (Pinacoteca Civica, Museo Civico, Museo della canapa, Museo della Musica, MAGI '900).