Circa il toponimo si registrano diverse correnti di pensiero: per alcuni potrebbe derivare dall'antroponimo "Leonus" (nome che tra l'altro corrisponde a quello del Vescovo che esercitò la sua giurisdizione proprio sul territorio di Levone), per altri da "helvus" (giallo), per altri ancora da "Helvi" (Galli, il popolo che si stabilì in epoca preromana in moltissime zone del Piemonte). Piccolo comune in provincia di Torino, è un centro agricolo ed industriale del Canavese, situato tra la collina di Sepegna ed i torrenti Malone e Levona.
Il ritrovamento di un certo numero di steli funerarie di epoca romana consente di affermare che il territorio conobbe la colonizzazione dell'Impero, caduto il quale, fu lasciato spazio alla dominazione di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Descalzi, i De Alberti , gli Aluiggi, i Valperga di Rivara nella prima metà del XIII secolo. Nel XIV secolo il territorio divenne dominio del Marchese del Monferrato, fino alla prima metà del XVII secolo, epoca in cui con il Trattato di Cherasco passò ai Savoia. Nel XVIII secolo fu sotto i Francesi e alla fine del secolo fu inserito nel Compartimento della Dora. Il periodo più florido, sia dal punto di vista economico, che per lo sviluppo demografico, fu la seconda metà dell'Ottocento e ciò grazie allo sfruttamento proficuo di una cava di calce che fu chiusa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Da vedere:
Il santuario della Beata Vergine Consolatrice edificato nel XVIII secolo dall'Ing. Ogliani. Presenta un originale campanile a pianta triangolare. Alla originaria struttura nel XIX secolo, sovrastata da un timpano, fu aggiunto un largo porticato che protegge gli affreschi posti sulle pareti esterne della chiesa.
La chiesa parrocchiale di San Giacomo edificata nel XIV secolo in stile romanico, fu ampliata nel XVII secolo, periodo in cui furono aggiunte le navate laterali e la facciata barocca.
La cappella di San Pietro in stile romanico decorata da affreschi cinquecenteschi.
La chiesa di Sant'Antonio con un affresco sulla facciata.
La piccola chiesa di Santa Rita.
La porta del ricetto risalente al XIII secolo, oggi torre campanaria.
Il borgo medievale.
Villa Bertot del XIX secolo dotata di uno splendido parco, oggi sede, tra l'altro, degli uffici comunali.