Il toponimo deriva dall'antroponimo latino "Cirius". Comune in provincia di Torino situato tra le valli di Corio e di Lanzo, vicino all'altopiano delle Vaude. Ciriè è bagnato dal fiume Stura. Il centro ha da tempo vocazione industriale.
Nella zona si registrò la presenza umana sin dai tempi più antichi: vi si stabilirono i Salassi che a lungo furono impegnati nel II secolo a.C. nel vano tentativo di opporsi all'invasione da parte dei Romani, guidati da Appio Claudio ed interessati ad aprirsi una strada di accesso per raggiungere la Gallia. La dura ed inaspettata reazione delle tribù stanziali costrinse gli invasori a predisporre basi anche nell'area di Ciriè. Qui l'accampamento prese il nome di Castrum Cerreti, per via del fatto che la zona era particolarmente ricca da cerri. Nel XIII secolo appartenne ai Marchesi del Monferrato e con il matrimonio di Giovanni con Margherita di Savoia, celebrato nel 1296, la famiglia sabauda ottenne il controllo anche di questo territorio. Nel corso dell'invasione da parte delle truppe francesi nel 1536 andò distrutto il castello che aveva ospitato Margherita di Savoia, il cui governo fu molto apprezzato dai cittadini. Nel 1576 i Savoia concessero ai D'Oria la zona di Ciriè in cambio di terreni in Liguria.
Da vedere:
Il Duomo di San Giovanni Battista in stile gotico risale al XIV secolo, possiede un bellissimo portale ed un campanile sormontato da guglia e pinnacoli ed interrotto da bifore e trifore. Custodisce al suo interno una pala raffigurante la Vergine,opera della scuola del Ferrari ed un prezioso Crocifisso bizantino in legno di epoca compresa tra il XII ed il XIII secolo, un trittico ligneo cinquecentesco, opera del Giovenone.
La chiesa di San Martino di Liramo in stile romanico fu edificata intorno al Mille, forse sui resti di un tempio romano, come si può ipotizzare osservando i resti al suo interno di pietre usate per i sacrifici animali. Presenta un campanile precedente, datato anno 900 e conserva i pochi resti dell'antico castello rinvenuti sul luogo in cui era costruito.
La chiesa di San Giuseppe edificata nella prima metà del XVII secolo conserva una pregevole pala raffigurante la Vergine, attribuita al Ferrari.
La chiesa della Confraternita del Santo Sudario.
La cappella di Santa Maria di Spinarano.
La cappella della Madonna delle Nevi.
Villa Remmert, bell'esempio di edificio in stile Liberty dei primi anni del Novecento, fu realizzata su progetto dell'architetto Fenoglio.
Palazzo D'Oria la cui attuale struttura è il frutto dei rimaneggiamenti apportati nel XVII secolo dai D'Oria che avevano acquistato un palazzo cinquecentesco dai Provana. La zona denominata di Carlo Emanuele, decorata da artisti svizzeri, fu destinata ad ospitare i Savoia