Le origini di Fucecchio (il cui nome deriva dal latino "ficetulum", luogo dei fichi) è legata ai Conti Cadolingi, una potente famiglia di Pistoia che, intorno all'anno Mille, possedevano terre e castelli in Valdinievole, Valdarno Inferiore ed altre zone della Toscana. Spinti dalla crescente potenza del Vescovo di Pistoia a cercare nuovi spazi per poter affermare un proprio autonomo potere, essi trovarono nel "luogo detto Fucecchio" le condizioni ideali per costruire il centro di una signoria territoriale equidistante dalle maggiori città (Pistoia, Lucca, Pisa e Firenze) e all'incrocio di importanti vie di terra (la via Francigena) e d'acqua (l'Arno e la Gusciana, emissario del Padule di Fucecchio). Presso un guado sull'Arno essi fecero erigere, attorno all'anno Mille, il castello di Salamarzana, primo nucleo dell'insediamento fucecchiese.
La Collegiata di San Giovanni Battista, documentata sin dall'XI secolo, sorge nello stesso luogo in cui sorgeva un'antica Pieve; fu fondata da Papa Urbano II su richiesta dei Conti Cadolingi. Fu totalmente rasa al suolo nel Settecento, per far posto all'attuale Collegiata più ampia della precedente.