Poggio Torselli si estende sulle colline toscane nel comune di San Casciano in Val di Pesa, nel territorio del Chianti Classico. Il suo splendido panorama offre alla vista una distesa verdeggiante di circa 30 ettari di vigneto e 2700 piante di olivo. Qui i profumi e i colori inebriano chi ha il tempo di custodirli e di amarli, come è nella linfa vitale di questa azienda. La "mission" aziendale si concretizza nel tentativo di tramandare i sapori e i colori di una nobile terra, mantenendo un sano equilibrio tra le più moderne tecniche di coltivazione e il territorio nella sua complessità.
La filosofia di Poggio Torselli si può riassumere in un concetto: il forte legame con il terroir. Il terroir inteso come un modus vivendi la campagna ed i suoi frutti, come un dialogo mai sopito tra le antiche tradizioni e le nuove generazioni di vignaioli, in cui la natura collinare del sito caratterizza i vini rendendoli unici ed irripetibili. I filari, lucenti al sole e freschi all'ombra della vallata crescono su diversi profili e versanti diventando la degna cornice della storica Villa Poggio Torselli. Da qui possiamo ammirare con un solo abbraccio le colture dall'azienda dove le scelte varietali rientrano nel più ampio progetto di rispetto del territorio, interpretando l'eterogeneità dei terreni e delle diverse esposizioni collinari.
Progettare il vino significa operare scelte ben definite in campagna, dalla sistemazione dei suoli alla regimazione delle acque, dalle scelte varietali e clonali alla impostazione delle forme di allevamento. Ogni decisione viene ponderata e calibrata in funzione dell'obiettivo finale, sintesi di qualità, tradizione e rispetto del territorio.
La moderna cantina di vinificazione si articola su tre distinti edifici: un locale adibito alla vinificazione e stoccaggio in inox della capacità complessiva di oltre 3000 hl dove le più moderne tecniche enologiche consentono la trasformazione delle uve nel modo più naturale possibile al fine di preservare intatti gli aromi e i sentori che l'ambiente ci regala.
Collegato con un tunnel sotterraneo, dalla cantina di vinificazione si può accedere ai locali per l'affinamento e invecchiamento dei vini in legno.
Anche qui tradizione e modernità si uniscono creando sinergie e complessità grazie all'utilizzo di una moltitudine di diversi recipienti: dalle barriques in rovere francese e americano alle botti grandi da 15 hl storicamente utilizzate dai vignaioli chiantigiani, passando attraverso tonneaux di rovere francese dai volumi intermedi (350 e 500 lt).
L'ultimo locale refrigerato e condizionato consente lo stoccaggio delle bottiglie garantendo le migliori condizioni ambientali per l'affinamento dei vini prima dell'immissione in commercio.