La geografia è stata generosa con la Romagna e gli amanti del buon bere. In questa terra gli inverni sono miti e la primavera giunge presto. Le torride giornate estive sono temperate dalle brezze marittime mentre la luce del sole, riflessa dalle acque del mar Adriatico, crea una superiore luminosità ben avvertita nell'interno. Gli Appennini, inoltre, formano un'efficace barriera contro le pungenti piogge che arrivano dall'Oceano Atlantico. Considerati questi elementi, quindi, buona parte della regione gode delle condizioni ideali per la coltivazione della vite. E proprio qui, nel cuore delle colline a sud della Via Emilia, si estende per circa 50 ettari l'azienda vitivinicola "Poderi dal Nespoli".
La storia dei "Poderi dal Nespoli" affonda le radici alla fine della Grande Guerra quando i F.lli Ravaioli aprirono, in quel di Cusercoli, un'osteria con alloggio e rivendita dei propri vini. L'attività iniziò, da subito, a marciare a gonfie vele sia per la vicinanza con uno dei mercati più importante della vallata sia per il rapido allargarsi della richiesta di vino oltre il confine del fiume Bidente. Il commercio proseguì fiorente fino a quando, nel 1987, Valerio e Fabio Ravaioli assieme a Gianni Romanini decisero d'imprimere una profonda sterzata all'attività fondando a Nespoli (frazione di Civitella di Romagna), sui resti di una Villa padronale dei primi del '900, la cantina "Poderi dal Nespoli" . Loro intento era quello di offrire ai propri clienti unicamente vini di qualità superiore strettamente legati a questa zona, tanto da renderla fra le più tipiche e prestigiose della produzione enologica romagnola.
Un proponimento ambizioso ma che spronò i tre Soci, ben consapevoli del potenziale a loro disposizione.
L'ideale orientamento dei poderi, infatti, adagiati a mezzavia (50 Km.) tra lo spartiacque dell'Appennino e il mare, fa entrare in gioco importanti fattori. Innanzitutto, l'angolo crescente dei declivi collinosi rivolti al sole irrora con più luce i filari e, come conseguenza, durante il giorno il calore si fa più intenso per poi scemare sensibilmente di notte, quando la temperatura è sempre fresca. Si tratta di un processo fondamentale, questo, impareggiabilmente coadiuvato dal moto dello stesso fiume Bidente che scorre "guardando le vigne senza mai toccarle". Una tal escursione termica lavora a tutto vantaggio della produzione ed è fondamentale per conservare bouquet e giusto grado d'acidità del vino.
I poderi, poi, distribuiti su due vallate, Nespoli e Predappio, sono caratterizzati da terra limosa (più malleabile) ad Ovest e argillosa (più consistente) ad Est: una peculiarità che consente di offrire prodotti, comunque, diversi. Inoltre, la ghiaia di cui è ricco il sottosuolo svolge un'ulteriore attività di termoregolazione, cedendo in inverno tutto il calore immagazzinato durante l'estate.
La felice ubicazione, infine, distante da centri abitati di grandi dimensioni, garantisce una pressoché totale assenza d'inquinamento atmosferico, rafforzata da un uso moderato, ed esclusivamente a scopo preventivo, di qualsiasi trattamento chimico.
"Prugneto", "Santodeno", "Castellina", "Le Coste" e "De la Rimessa" sono i poderi che forniscono i grappoli (le varietà - Sangiovese, Cabernet, Merlot, Sauvignon, Trebbiano, Chardonnay e Albana - sono più varie poiché tutta la vinificazione è effettuata con uve proprie) da cui si ottiene la nutrita selezione di vini dell'azienda "Poderi dal Nespoli" . Il processo, tradizionalmente, comprende diraspatura, pigiatura e fermentazione in serbatoi d'acciaio o in barriques, segue poi l'invecchiamento nelle cantine della Villa prima di procedere all'imbottigliamento finale. Da qui escono etichette importanti come il "Borgo dei Guidi" e "Il Nespoli" fra i rossi o il "De la Rimessa" e il "Da Maggio" fra i bianchi; senza dimenticare i passiti, come il "Bradamante", e le grappe.
Da diversi anni, inoltre, la produzione si è avvalsa di tutta l'esperienza di Giuseppe Caviola, piemontese verace ormai "stregato" dalla Romagna, e dalla sua valente équipe di tecnici del "Vino Veritas". Un contributo fondamentale che, unitamente all'inserimento nella conduzione delle nuove generazioni, sempre attente all'evoluzione del gusto e al mutare dei costumi, ha permesso un'incessante evoluzione del prodotto e delle tecniche di affinamento.
Un rinnovamento sempre in atto, corroborato da una pluridecennale passione per il vino, che ha portato il marchio "della beccaccia e del bicchiere" sulle tavole d'Europa, Stati Uniti, Giappone e tra le pagine delle più importanti guide e riviste del settore.