In Friuli, nel comune di San Floriano del Collio, a soli cinque KM. da Gorizia ha sede la nostra Azienda.
In questa fascia di terra interamente collinare, molto vicina alle coste del mare Adriatico, su terreni costituiti da marne ed arenarie stratificate, la nostra famiglia fin dal 1960 coltiva la vite e produce il vino.
L'azienda a conduzione interamente familiare lavora dieci ettari di vigneto iscritto alla D.O.C. COLLIO più altri due ettari di vigneto situati nella vicina zona D.O.C. FRIULI ISONZO.
Tutte le fasi della produzione, dalla potatura delle vite che inizia in autunno, per passare poi a concimazione, ai trattamenti antiparassitari estivi, alla vendemmia, sono seguite personalmente da Giovanni titolare dell'azienda. Oltre il lavoro in campagna, Giovanni segue personalmente la cantina, in tutte le fasi evolutive dei vini. Saltuariamente è coadiuvato da un enologo di fiducia. La cantina è attrezzata con vasche in acciaio inox, con impianto di raffreddamento fisso. Inoltre disponiamo di vasche in cemento e di botti in legno (barriques). La produzione aziendale complessiva di vino si aggira dai 550 ai 650 ettolitri annui, suddivisi nelle varie tipologie, per un totale di circa 60.000 bottiglie.
La produzione dei Vini Bianchi :
La vendemmia inizia compatibilmente con le condizioni climatiche la prima decade di settembre. Le uve raccolte in cassette di plastica, entro un paio di ore vengono pressate con spremitura soffice quindi vinificate in bianco. Il mosto ottenuto viene fatto fermentare alla temperatura controllata di 17-19° C con l'aggiunta di lieviti selezionati. Il vino, conservato in contenitori di acciaio inox viene messo in commercio il mese di maggio successivo alla vendemmia, in bottiglia bordolese europea da 750 cc.
Questo per quanto riguarda le seguenti qualità:
COLLIO PINOT GRIGIO, COLLIO SAUVIGNON, COLLIO CHARDONNAY, COLLIO TOCAI FRIULANO, COLLIO RIBOLLA GIALLA.
Per il COLLIO "PICOLIT" invece, le uve vengono lasciate appassire sui graticci di legno per 60 giorni. Quindi dopo la vinificazione il vino viene conservato in fusti di rovere per 12 mesi e poi imbottigliato e messo in commercio dopo 18 mesi dalla vendemmia.
COLLIO BIANCO "Bric" è un connubio di Malviasia Ribolla e Tocai. E' un vino di buona struttura elegante e morbido, con delicate sfumature floreali che derivano da un periodo di affinamento sui lieviti.
PRIMO LEGNO BIANCO (Vino da Tavola), uvaggio base Chardonnay con altre varietà locali tra le quali il Sauvignon. La fermentaione e l'affinamento avvengono in barrique di rovere francese. Dopo il travaso, il vino viene affinato in acciaio inox per alcuni mesi e successivamente imbottigliato. Deve sostare in vetro prima della commercializzazione per almento dodici mesi.
La produzione dei Vini Rossi:
La vendemmia inizia solitamente i primi giorni di ottobre. Si procede alla diraspatura delle uve e quindi alla vinificazione con macerazione che generalmente si prolunga per otto - dieci giorni, con tre rimontaggi al giorno.
Fermentazione lenta e affinamento in contenitori di acciaio inox per il FRIULI ISONZO CABERNET FRANC.
Il FRIULI ISONZO MERLOT invece viene fatto fermentare in botti di acciaio inox, quindi parte di esso continua ad essere conservato nelle stesse vasche e parte invece viene affinata in botti di legno di rovere per 12 mesi, per essere poi assemblato prima dell'imbottigliamento.
Il COLLIO CABERNET SAUVIGNON invece a fermentazione ultimata viene affinato interamente per 12 mesi in botti di rovere.
I rossi sopra menzionati, generalmente si commercializzano dopo 18 mesi dalla vendemmia.
Il PRIMO LEGNO ROSSO deriva da una selezione di uva Merlot vendemmiata e lavorata a parte. Il mosto viene fatto fermentare per 18 mesi in barrique di rovere francese da litri 228. Dopo l'imbottigliamento il vino continua ad affinarsi in bottiglia per almento altri dodici mesi.
Quando nel 1616 le truppe veneziane conquistarono il colle di San Floriano il bottino fatto fu di oltre "trecento carri di vino squisitissimo..." così narra la cronaca dell'epoca. Questa è solo una delle tante testimonianze storiche che conferma la lunga tradizione di vini pregiati nel Collio e a San Floriano, dove si trova l'azienda Muzic. Il territorio, con le sue meravigliose colline esposte al sole e vicine al mare, gode di un clima mite che ha sempre favorito la viticoltura, ma anche la frutticoltura e persino la coltivazione dell'olivo.
La Contea di Gorizia fu, infatti, per secoli una delle zone più meridionali dell'Impero - meritando anche l'appellativo di Nizza austriaca - e riforniva di frutta e di ortaggi le altre province dell'Europa centrale. Nel secondo dopoguerra, queste produzioni vennero progressivamente abbandonate anche da noi, per lasciar sempre maggiore spazio al vino, più ricercato e redditizio. Ma nei profumi e nei sapori dei nostri vini sono rimasti gli aromi dei prodotti ortofrutticoli che abbiamo coltivato fino agli Ottanta.
Leggendo una descrizione risalente al 1728, nel Collio, oltre ai vini "molto apprezzati", si produceva "gran quantità di tutte le sorti di frutti degl'alberi, e d'uno squisito sapore... grossi e bellissimi asparagi, saporiti Meloni, bellissime insalate, ravanelli e ogni sorte d'Erbaggi."
Questo è il Collio: in sloveno Brda, nel dialetto friulano detto Cuej, definito il "Giardino del Goriziano". La particolare qualità del terreno, costituito da marne ed arenarie, viene detta Ponca. L'omonimo Consorzio di Tutela è stato fondato nel 1964 ed è stato uno dei primi in Italia ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata.
Restaurata da poco c'è la suggestiva cantina risalente al XVI secolo, sicuramente una delle più antiche di San Floriano, essendo miracolosamente sfuggita alle devastazioni delle guerre mondiali. Con le pareti in pietra a vista e i soffitti a volta, accogliamo ospiti e amici per le degustazioni, fra le barrique in cui riposano e crescono i vini rossi
Collegata armonicamente a questa si trova quella moderna, tecnologicamente avanzata, seguita da Giovanni e, saltuariamente, da un enologo di fiducia. Attrezzata con vasche in acciaio inox termo-controllate, dispone anche di botti di rovere per l'affinamento di alcuni vini.
La produzione, di oltre 60.000 bottiglie, coniuga la tradizione con l'innovazione. Gli autoctoni Malvasia, Ribolla e Tocai friulano, più il passito Picolit, si uniscono ai vitigni francesi d'importazione tardo-ottocentesca: Pinot grigio, Sauvignon, Chardonnay fra i bianchi, e Cabernet franc, Cabernet Sauvignon e Merlot, a bacca rossa.