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Villa Vicentina

Descrizione

Il toponimo, che in origine era Camarcio, si deve alla presenza nel paese nel XV secolo della nobile famiglia dei Gorgo di Vicenza. E' un comune in provincia di Udine, situato nella Bassa Friulana.
Tracce ed importanti reperti di epoca latina, rinvenuti in zona, attestano come nel II secolo a.C. i Romani, dopo la fondazione di Aquileia, si siano stabiliti in loco. Vi fecero passare un tratto della Via Gemina, strada consolare che collegava Lubiana ad Aquileia. Caduto l'Impero Romano, il territorio fu esposto all'attacco di popoli invasori, come gli Unni, che devastarono la vicina Aquileia. Seguirono le numerose incursioni degli Ungari. Il paese fu citato in un testo storico per la prima volta nel 1211 con l'originario nome di Camarcio che rimandava alla natura paludosa dei terreni. Nel XV secolo la regione fu interessata dalle invasioni dei Turchi per arginare le quali, nel 1466, giunsero da Vicenza i Gorgo accompagnati da alcuni coloni. Furono costruite delle barricate e il villaggio proprio per la presenza dei Vicentini assunse il nome attuale. Nel Cinquecento Villa Vicentina fu sottoposta all'Austria, salvo la parentesi napoleonica. Successivamente il comune fu assegnato al Regno d'Italia.

Da vedere:
La chiesa parrocchiale di Santa Maria, costruita nel XVII secolo nel luogo in cui sorgeva un preesistente edificio, possiede una facciata a capanna con nicchie ospitanti statue ed un ricco portale in stile barocco, opera del Pacassi, anche il tetto è guarnito con statue. All'interno si trova il tabernacolo composto da elementi di epoche successive: uno del XIII secolo, l'altro del periodo compreso tra il XIV ed il XV secolo. Gli altari settecenteschi in marmo bianco e nero presentano statue e crocifissi del Baratta e del Lazzarini, pale dipinte dal Rizzi, la chiesa è anche decorata dagli affreschi realizzati nell'Ottocento dal Paghini e dal Bianchini. L'abside possiede un bellissimo altare, due portali in marmo, opera dei Pacassi, ed un coro in legno del Seicento. Sull'altare maggiore si trova l'antica statua della Madonna del Rosario.
Villa Ciardi, poco distante dal centro, fu la residenza estiva di Elisa Bonaparte Baciocchi ed ospitò Pasteur nel 1870.
La piccola cappella neogotica fatta costruire dalla famiglia Baciocchi a solo 300 metri di distanza da Villa Ciardi. Edificata nel 1853, conserva una bella pala d'altare, dipinta nel 1867 dal Tominz.
Villa Asiola, parte della quale era già esistente nella seconda metà del XII secolo.

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