Il toponimo deriva dall'antroponimo latino "Travinus" con l'aggiunta del suffisso "-anus", che denota appartenenza, quindi "Terre di Travinus". Probabilmente, come era in uso a Roma e, come si può riscontrare in molti altri luoghi della regione, ricorda il nome di un centurione al quale furono assegnate terre in questa zona. E' un comune in provincia di Udine, situato nella bassa pianura friulana, il cui territorio, oltre al capoluogo, comprende frazioni e località, tra cui Clauiano, piccolo borgo rurale che ha conservato intatti i caratteri architettonici propri dei centri rurali di questa zona del Friuli. Tante le escursioni possibili partendo da Trivignano alla volta degli abitati limitrofi: Palmanova, Aquileia, Cividale, Grado, Redipuglia, Santa Maria la Longa, ricchi di storia e di testimonianze d'arte.
I numerosi reperti rinvenuti in zona e risalenti all'epoca romana attestano la colonizzazione da parte dell'Impero di Roma e la sua stabile presenza in loco. Il primo documento storico da cui si desume l'esistenza di un abitato risale al 1184, epoca in cui quest'area era dominata dal Patriarcato di Aquileia, istituzione sorta nel 1077 e perdurante fino al 1420, anno in cui si ebbe la conquista da parte dei Veneziani. Il paese fu sottoposto al Conte di Gorizia. La storia di Trivignano fu segnata dalle annose lotte tra la Serenissima e l'Impero Asburgico per il dominio della regione Friuli. I contrasti ebbero fine solo nella prima metà del XVI secolo con la dieta di Worms, dopo la quale la zona passò sotto il controllo della Repubblica veneta fino al Trattato di Campoformio. Passò all'Austria fino al 1866.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Teodoro Martire fu costruita nel Seicento in luogo di un preesistente edificio trecentesco danneggiato da un incendio. Si presenta in stile barocco, ad unica navata con quattro cappelle, è corredata da statue del XVIII secolo raffiguranti i santi Pietro e Paolo e da un bel campanile. Al suo interno si trovano affreschi del XVI secolo, forse opera del Secante, del XVIII secolo, opera del Molinari del XX secolo, opera dello Zorzi, la pala di San Teodoro del XVII, una statua in marmo che rappresenta la Madonna del Rosario.
La chiesetta di San Michele in Selda, citata già in un documento della prima metà del Trecento, fu restaurata negli anni '80 del Novecento. Presenta navata rettangolare ed abside semicircolare rialzata. Conserva un altare cinquecentesco ed una coeva acquasantiera in pietra.
Villa Rubini Cipollato Orgnani del XVII secolo è una struttura circondata da un parco e da una cinta muraria dotata di merlature. Il corpo centrale presenta una bella scalinata a due rampe, la struttura è sormontata da un timpano arricchito da statue.
Villa Valvason Strassoldo Attems a Clauiano del XVII secolo.
La villa dei Conti di Maniago.