Latisana è una splendida località della provincia di Udine, situata al confine tra le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, lungo la sponda sinistra del tratto terminale del fiume Tagliamento.
La città fu, con buona probabilità, fondata in epoca romana, come si deduca anche dall'origine prediale del toponimo (Atisius o Tisius, il nome di un luogotenente romano a cui fu dato un fondo in queste zone, in seguito alla centuriazione dell'agro aquileiese). In epoca medievale si sviluppo come fiorente porto fluviale: grazie alla sua felice posizione geografica, infatti, consentiva lo scambio di merci e persone dalla laguna veneziana alla sponda triestina, sfruttando la morfologia stessa di queste zone, con lagune, fiumi e canali navigabili. Fu dapprima sotto il dominio dei conti di Gorizia poi, nel 1420, con la conquista veneziana del Friuli, anche Latisana passò sotto la giurisdizione della Serenissima fino al 1818.
Attualmente Latisana è uno dei maggiori centri della Bassa Friulana per la sua spiccata vocazione turistica, lo splendido paesaggio, la vicinanza alle note località balneari di Bibione e Lignano Sabbiadoro.
Attrazioni:
- il Duomo di San Giovanni Battista, già pieve abbaziale, fu edificata in epoca medievale, subendo rimaneggiamenti prima nel Cinquecento e, successivamente, nel Settecento. Attualmente si presenta con forme classicheggianti, a navata unica con sei cappelle laterali (3 per ogni lato), impreziosite da altari marmorei e tele del XVI-XVIII secolo (Giobatta Grassi, Paolo Veronese, Marco Moro). Interessante è anche l'organo settecentesco, realizzato dal maestro organaro Pietro Nacchini.
- la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, edificata nel Cinquecento a Sabbionera, in prossimità della sponda del Tagliamento. Per 130 anni la sua storia è stata legata a quella dell'attiguo convento dei padri francescani, soppresso dalla Serenissima nel 1769. Presenta un altare ligneo settecentesco, opera di Antonio Mozzon, la statua lignea della Vergine di Giovanni Costantini (1914) ed una pala raffigurante la Vergine con San Luigi e Santa Chiara (XVII secolo).
- la Chiesa di Sant'Antonio di Padova, un tempo facente parte del monastero delle terziarie francescane, soppresso nel 1810. La facciata è dominata da tre statue raffiguranti l'Immacolata, Sant'Antonio di Padova e San Francesco d'Assisi. Sull'altare maggiore si trova la bella pala d'altare, attribuita al Cappella, raffigurante il Transito di San Giuseppe, Madonna con Bambino, Sant'Antonio di Padova e Santa Chiara. Il campanile con cella a bifora ed orologio meccanico sei-settecentesco, termina con una cupola a cipolla.
- il Tempio Gaspari, cappella funebre fatta costruire nel 1856 da Rosa de Egregis Gaspari per accogliere le spoglie sue, del marito e del figlio. Il progetto fu affidato all'architetto Andrea Scala che lo ideò con forme classicheggianti.
- la Chiesa della Madonna della Strada, costruita nel 1961;
- la Cappella dell'Ospedale, costruita nel 1963;
- la Chiesa di Sant'Anna, inaugurata nel 1958;
- il complesso turistico di Aprilia Marittima.