La prima parte del toponimo deriva dal latino "runcare" (estirpare), la seconda, invece, dai legionari di D'Annunzio che si diedero appuntamento a Ronchi prima di partire per l'impresa di Fiume nel 1919. Comune in provincia di Gorizia, tra il Mare Adriatico e le pendici del Carso, è situato talmente vicino a Monfalcone da formare un unico grande nucleo urbano. Ospita l'Aeroporto del Friuli.
Il rinvenimento di una necropoli nella zona testimonia la presenza dell'uomo già in epoca preromana. I Romani vi giunsero nel II secolo a.C. e vi si stabilirono. La particolare posizione - era un importante crocevia e luogo ideale per il controllo del circondario - lo espose negli anni all'attacco dei Ungari e dei Turchi. La prima attestazione storica della presenza di un abitato risale all'anno 967 d.C., epoca in cui l'imperatore Ottone I concesse al Patriarcato di Aquileia una consistente parte di territorio, tra cui Ronchi. Il dominio dei Patriarchi terminò solo nel XV secolo; negli anni successivi fu sottoposto alla giurisdizione della Repubblica di Venezia che ingaggiò un'annosa guerra con l'Austria. Gli scontri portarono nel 1615 all'incendio del paese. Dopo l'avvento di Napoleone, e fino al 1805, divenne territorio austriaco per poi essere assorbito dallo Stato italiano.
Da vedere:
La chiesa di Santo Stefano a Vermegliano fu ricostruita a metà del XVI secolo. L'interno è arricchito dagli affreschi cinquecenteschi del Secante e da opere quattrocentesche.
La chiesa della Santissima Trinità, risalente al 1762, si presenta in stile barocco e conserva al suo interno un altare di marmo particolarmente ricco.
La chiesa dei Santi Lorenzo e Domenica di origine medievale è stata totalmente riedificata dopo la Prima Guerra Mondiale.
I resti della villa romana, risalente al I-II secolo d.C., rinvenuti recentemente in prossimità dell'aeroporto. Sono visibili, ben conservati, pregevoli mosaici.