Il Castello di Verrazzano è posto alla sommità di una collina nella zona tra Firenze (19 Km) e Siena, nel cuore del Chianti Classico (la prima zona vitivinicola al mondo delimitata da bando ufficiale Cosimo de' Medici III, 1716).
La sua collocazione in alto sulla Val di Greve un tempo di importanza strategico-militare, oggi permette il controllo sui propri vigneti che si stendono a ventaglio fino ai bordi del bosco più a valle. Il Castello, prima insediamento etrusco, poi romano, divenne nel VII secolo proprietà della famiglia Verrazzano. Qui la tradizione del vino è molto antica.
Menzione di vigneti posti in Verrazzano si trova sin dal 1150, manoscritto presso la Badia di Passignano (erroneamente riportato "1170").
Nel 1485 vi nacque Giovanni da Verrazzano scopritore della Baia di New York e della maggior parte della Costa Americana del Levante. A New York intitolato a lui si trova il famoso ponte sospeso. A Verrazzano la produzione di vini di alta qualità è favorita dalle caratteristiche particolari del suolo argilloso-calacareo, estremamente magro e sassoso (alberese) e dall'altitudine di 350-450 metri s.l.m. Inoltre, il microclima, l'esposizione a ventaglio di vigneti e il sistema di conduzione danno una bassa resa per ettaro (circa 60 ql di uva) che esalta la finezza, il profumo e la pienezza del vino.
La vendemmia è assolutamente manuale per scegliere le uve più mature e più sane. Con il Castello al centro dei vigneti l'uva arriva in cantina nel giro di pochi minuti ed è subito delicatamente ammostata; poi fermenta in piccole masse a temperatura controllata. Le botti per l'invecchiamento, in rovere di Slavonia, sono poste in antiche gallerie sotto il Castello, al riparo dagli sbalzi termici.
Il sistema di coltivazione tende al rigoroso rispetto dell'ambiente. La fertilizzazione è completamente organica.