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Castello di Querceto Ospitalità e Vini Toscani

Produzione Vino Qualità Ospitalità Agriturismo Camere e Colazione Degustazioni Greve in Chianti Firenze Toscana Italia

Contatti

Greve in Chianti Via A. François, 2 +39 055 85921 +39 055 8592200

Descrizione

Il Castello di Querceto è ubicato nella parte nord-orientale del Territorio del Chianti Classico, in una piccola valle facente parte del Comune di Greve in Chianti.

Questa verdeggiante area, grazie alla sua straordinaria bellezza ed alla sua posizione centrale, può benissimo considerarsi zona strategica per visitare le meravigliose e storiche citta' toscane, a partire da Firenze, che dista circa 25 chilometri, patria di arte, cultura e poesia, florida di numerosi ed illustrissimi musei, chiese, piazze e palazzi, dove anche solo passeggiando tra negozi di prodotti artigianali e i più lussuosi atelier di moda non si puo' fare a meno di respirarne la storia.

A circa 45 chilometri si trova Siena, arroccata in posizione collinare, circondata dalle sue antiche mura, che si snoda in un aggroviglio di vicoli e viuzze partendo dalla celebre Piazza del Campo, dove ogni anno si rievocano i giochi medievali, primo tra tutti il notissimo Palio.

Più distante, a circa 55 chilometri, ma facilmente raggiungibile, si trova Arezzo, una tra le più antiche città toscane, dove ancora oggi si rivivono i tempi passati con manifestazioni folcloristiche in costume, come la Giostra del Saracino che si svolge nella famosa Piazza Grande, o con il Mercato dell'antiquariato in perfetta simbiosi con le strade che lo accolgono, e con la sapiente maestria degli orafi artigiani.

Oltre agli innumerevoli siti storico-artistici che non si possono tralasciare, l'intera area del Chianti Classico è di per sè in grado di soddisfare pienamente le aspettative dei suoi visitatori, grazie alla sua incontaminata bellezza, alla sinuosità delle verdi e rilassanti colline coperte da vigneti, oliveti e folti boschi, e costellate da romantici casali e cascine, siti termali, pittoreschi e remoti borghi che invitano, nel relax della natura, ad assaporare i gusti unici delle antiche ricette tradizionali e dei classici ed invidiati vini.

A circa 7 chilometri da Greve in Chianti, ad un'altitudine di circa 470 metri s.l.m. in mezzo a verdi colline, si trova il Castello di Querceto la cui proprietà ha un'estensione globale di circa 190 ettari, 60 dei quali sono coltivati a vigneto, 5 ad oliveto ed il resto è rappresentato da boschi di quercia e castagno. In fondo alla valle si inserisce un pittoresco laghetto per la pesca sportiva.

La proprietà si sviluppa quasi interamente intorno al centro aziendale che comprende il Castello e tutta la struttura produttiva, dove le recenti e moderne costruzioni, eseguite nel rispetto dell'immagine e della tradizione della zona, affiancano gli antichi edifici.

Solo una casa colonica con il suo fienile sono staccati dal corpo centrale, a circa 700 metri, e anch'essi sono stati recentemente restaurati rispettando il tipico stile toscano ed ospitano parte degli appartamenti destinati all'attività agrituristica.

I vigneti e gli oliveti giacciono sulle pendici della valle a quote comprese fra i 400 ed i 530 metri s.l.m. Sono pertanto classificati come vigneti ed oliveti di alta collina.

La natura geologica del terreno è molto peculiare poiché fa parte di quella piccola area situata sul lembo settentrionale dei "Monti del Chianti", costituita da "Scisti Policromi", ricchi di manganese e metalli alcalino-terrosi e che risalgono al periodo "Cretaceo-Eocenico".

Il Castello di Querceto ed i terreni che lo circondano sono luoghi carichi di storia e di suggestione. Un tempo esso si ergeva per difendere la zona circostante, come una vedetta su una delle principali arterie di epoca romana, la via Cassia Imperiale, che fu costruita dall'Imperatore Adriano nel 123 d.C.; oggi, incorniciato com'è dal verde dei boschi e delle colline, protegge come un bene prezioso il patrimonio delle sue vigne e dei suoi oliveti, che si sviluppano sui versanti della valle di Dudda, dal passo del Sugame e, dopo Dudda, verso Lucolena ed il monte San Michele. Di origine longobarda, il Castello conserva a tutt'oggi il suo aspetto medievale con un lungo corpo a forma di elle ed il torrione, al centro della facciata, che ripropone l'antica merlatura guelfa.

L'attuale Castello è stato edificato nel XVI secolo d.C., dopo che l'edificio medievale preesistente era stato saccheggiato, bruciato e distrutto alla fine del XV secolo, nel corso di una delle numerose guerre locali combattute in quel tempo; anche le case che circondavano il Castello, e perfino le cinta murarie furono quasi completamente smantellate; solo la parte delle mura che sovrasta la valle rimase in piedi ed è ancora visibile a sostegno parziale dell'edificio costruito successivamente.

Fu uno dei membri della famiglia Canigiani, allora proprietaria, a dare inizio all'opera di ricostruzione. Successivamente fu acquistato dalla famosa famiglia Pitti, che lo mantenne per un lungo periodo, utilizzandolo come residenza di campagna.

La maggior parte dei vigneti sono stati impiantati tra il 1975 ed il 1985 con piccole eccezioni risalenti ad oltre 35 anni fa mentre, in epoca recentissima, sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione venti nuovi ettari. Per quanto riguarda le densità di piantagione si passa dalle 3.330 piante/ha dei vecchi impianti alle 7.575 degli impianti piu' recenti.

Le forme di allevamento utilizzate sono quelle tradizionali per il territorio del Chianti Classico, ovvero il cordone orizzontale speronato impalcato a 60 cm dal livello del suolo ed il guyot.

Gli attuali 60 ettari di vigna sono suddivisi in ventidue differenti vigneti ubicati sul terreno più vocato e con le migliori caratteristiche microclimatiche.

I vitigni utilizzati sono in maggioranza a bacca rossa e solo in piccola percentuale a bacca bianca.

Tra le uve rosse primeggia, ovviamente, il Sangiovese grosso, a cui si affiancano numerose altre varietà tra cui il Canaiolo nero, il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Syrah, il Colorino, il Merlot, il Mammolo, il Ciliegiolo e la Malvasia nera.

Tra i vitigni a bacca bianca troviamo quelli tradizionali, ovvero la Malvasia del Chianti ed il Trebbiano toscano, affiancati dallo Chardonnay.

L'attività colturale viene condotta avendo come fine il conseguimento della massima qualità e della compatibilità ecologica della produzione. Si è scelto perciò di fare potature molto corte e diradamento dei grappoli quando necessario, di non utilizzare fertilizzanti chimici a favore degli organici e di utilizzare contro le fitopatologie, la lotta naturale ed integrata e quando non sufficiente, dei fitofarmaci particolarmente blandi.

La vendemmia, che si svolge normalmente fra il 25 settembre ed il 25 ottobre, viene eseguita esclusivamente a mano selezionando accuratamente le uve.

Gli oliveti sono suddivisi in diversi appezzamenti, impostati con una densità di piantagione di 400 piante/ha.

Le varietà di olivo presenti negli oliveti del Castello di Querceto sono le tradizionali del territorio del Chianti Classico, ovvero Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino e Maurino. Le olive, raccolte a mano durante il mese di novembre, vengono frante, nell'arco di due/tre giorni al massimo, in un moderno frantoio e danno origine all'olio extravergine di oliva che è un altro prodotto tipico molto prestigioso.

Nel centro aziendale contiguo al Castello è concentrata l'intera struttura produttiva che comprende numerosi locali: magazzini, una moderna sala di imbottigliamento e quattro cantine nelle quali si svolgono le varie fasi del processo produttivo: fermentazione e prime lavorazioni, stoccaggio ed invecchiamento.

Ulteriori locali sono destinati alla produzione ed all'invecchiamento del Vin Santo ed allo stoccaggio ed imbottigliamento dell'olio extra vergine di oliva.

Annessi agli uffici sono in costruzione un moderno laboratorio di analisi ed un salone per degustazioni e convegni, una parte del quale è già oggi utilizzato per esposizione e vendita diretta dei prodotti aziendali.

Il reparto di fermentazione alcolica comprende dodici fermentatori di moderna concezione dotati di un sistema di controllo automatico e computerizzato con tutti i parametri coinvolti nel processo e contraddistinto da una grande flessibilità che consente l'utilizzazione di numerosi diversi programmi operativi. La capacità dei fermentatori è compresa fra 130 e 300 hl. per una capacità complessiva di circa 3.000 hl.

Il reparto è dotato di una pressa pneumatica per le vinacce, che subiscono una soffice pressatura prima di essere inviate alla distillazione.

Per la fermentazione malolattica e per la chiarifica naturale vengono usate apparecchiature di acciaio inox di capacità comprese fra 50 e 300 hl. dotate di termo-condizionamento automatico. La capacità complessiva è di circa 4.500 hl.

La cantina di stoccaggio, dotata di impianto di climatizzazione, è costituita da serbatoi di acciaio inox e di cemento vetrificato di capacità comprese fra i 10 e 200 hl. La capacità complessiva e di circa 3.500 hl.

Le cantine di invecchiamento, ubicate nel sottosuolo del Castello e nel sotterraneo di uno degli edifici di recente costruzione, hanno una capacità complessiva di circa 1.500 hl. e comprendono barriques di Allier, Tronçais, Limousin e Tonneaux, utilizzate per la maturazione delle selezioni del Castello e del Chianti Classico Riserva, ed una serie di piccole botti di rovere di capacità variabili fra 10 e 40 hl. nelle quali si fanno maturare gli altri vini.

Visitando oggi la vecchia cantina, inebriati dai profumi dei vini che maturano in pregiati fusti di rovere, ci si addentra fino al cuore del Castello, dove sono custodite le selezioni delle migliori annate a partire dal 1904.

In un altro locale, opportunamente climatizzato, vengono conservate le bottiglie, prima di essere immesse in commercio, per un periodo di affinamento, variabile fra i 6 ed i 12 mesi, a seconda della diversa tipologia del prodotto.

Il reparto imbottigliamento e confezionamento è costituito da un impianto automatico, dotato dei più aggiornati accorgimenti tecnici, avente una capacità di circa 3.000 bottiglie/ora.

Mappa

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