Attorno al 1000 i Canonici del Duomo di Siena decidono di fondare una nuova abbazia e scelgono una collina molto panoramica in un grande bosco di cerri, non lontana dalla città.
Nasce Canonica a Cerreto.
Nel '700 la Curia di Siena decide di riprendersi la proprietà. Il Vescovo, che era solito trascorrere a Canonica a Cerreto lunghi periodi durante l'estate, effettua grandi modifiche: l'interno della chiesa viene restaurato in stile settecentesco e le sale vengono affrescate da pittori senesi.
Quarant'anni fa la proprietà ridiventa privata. Il mondo moderno si sposa felicemente con quello antico, nel rispetto e nella riconoscenza per i padri fondatori.
La zona, al confine tra le terre di Siena e Firenze, assiste ben presto allo scontro tra le due repubbliche. Lo stesso Imperatore Arrigo VII si accampa nei dintorni di Canonica a Cerreto.
Famosa è la battaglia di Monteaperti, ricordata da Dante Alighieri.
Nel '400 Canonica a Cerreto è acquistata dalla nobile famiglia Cerretani che apporta grandi trasformazioni all'edificio per renderlo più simile ad una dimora rinascimentale.
Il vino richiede prima di tutto un attento lavoro in vigna. Per questo, dopo la potatura invernale, le lavorazioni sulle viti e sul terreno si susseguono ininterrottamente fino alla seconda metà di luglio, quando si procede all'eliminazione di parte dei grappoli, affinché i restanti possano maturare al meglio.
La vendemmia si svolge tra i primi di settembre e la metà di ottobre. Le uve sono raccolte interamente a mano.
Una volta deraspate sono fatte fermentare in tini di acciaio e vengono effettuate le operazioni di follatura, rimontaggio e delestage per la macerazione ottimale delle uve.
La fermentazione malolattica inizia subito dopo la svinatura.
a fine anno il vino è messo ad invecchiare nelle barriques di rovere.
Trascorso questo periodo viene imbottigliato per l'affinamento finale.