A metà strada tra la Repubblica di San Marino e Rimini, Verucchio è situata su un piccolo rilievo, balcone naturale da cui lo sguardo spazia dalla costa adriatica alle prime alture riminesi. Presenta l'aspetto tipico del borgo medievale, circondato da mura, e fu interessata da insediamenti abitativi sin dai tempi più remoti, come dimostrano le oltre 600 sepolture portate alla luce con le campagne di scavi, databili tra il X ed Il VII secolo a.C.. Con il declino della civiltà etrusca, Verucchio subì le influenze romane, grazie, soprattutto, alla vicinanza con Rimini (Ariminum). Il toponimo, infatti, ha origini latine e deriverebbe ha "vero occhio", con riferimento alla sua posizione privilegiata, che le permette di tenere sotto controllo l'intera vallata.
Con la caduta dell'Impero Romano e le successive invasioni barbariche, anche Verucchio attraversò un periodo buio, al quale pose fine la dinastia dei Malatesta che, sfruttando la favorevole posizione del borgo, ne fece un avamposto difensivo e di controllo delle terre di Urbino. Passò, poi, sotto il controllo dello Stato Pontificio e, infine, fu annesso al Regno d'Italia.
Siti di interesse:
- la Rocca Malatestiana, anche detta Rocca del Sasso, è tra le più grandi e meglio conservate rocche malatestiane della zona. E' sede di una collezione di armi medievali; sono visitabili le varie stanze, la Sala Grande, il mastio con la terrazza panoramica, le segrete, la cisterna del XIII secolo e la guardiola con la torre dell'orologio.
- la Rocca del Passerello, sulla quale è stato edificato nel Seicento il Monastero di Santa Chiara;
- la Collegiata, opera del verucchiese Antonio Tondini, riprende all'interno i motivi rinascimentali e barocchi. E' arricchita da opere d'arte provenienti dalle varie chiese di Verucchio, tra le quali spiccano la tela raffigurante San Martino (XVII secolo) ed esposta sull'altare maggiore e due crocifissi dipinti su tavole sagomate.
- la Pieve romanica, di cui si ha notizia prima dell'anno Mille;
- la torre civica, i resti delle mura e dei bastioni difensivi.