Posto sulla sommità della Val di Vara, in provincia di La Spezia, nell'entroterra ligure, il borgo rotondo di Varese Ligure, così chiamato per la pianta circolare, è il comune con il territorio più vasto della provincia spezzina ed è il più settentrionale, al confine sia con il territorio di Genova che con quello di Parma.
La singolare struttura fu scelta per esigenze difensive. Le case, situate in modo tale da formare un cerchio, hanno porticati aperti verso l'interno, all'esterno, invece, si presentano prive di finestre, costituendo un complesso unitario ed autonomo rispetto all'attiguo castello, che interrompe il cerchio a nord.
Vi sono tracce nella zona di un insediamento di epoca bizantina e di un altro di epoca longobarda. I conti di Lavagna sottomisero Varese all'inizio dell'XI secolo ed alla fine del XII secolo nel territorio si insediarono i conti Fieschi e Pinelli. Ben presto tra le due famiglie iniziarono a sorgere conflitti, fino ad un patto con il quale il territorio venne diviso tra le casate. I Fieschi, successivamente, grazie alla superiorità numerica, riuscirono a conquistare l'Alta Val di Vara e per consolidare la propria presenza decisero di fondare il borgo in una posizione strategica, all'incrocio delle strade transappenniniche dirette a Parma e Tortona. Il centro fu sotto il controllo dei Fieschi fino al 1386, quando fu conquistato dal Doge genovese Antoniotto Adorno. Tornò ai Fieschi poco dopo, nel XV secolo, dopo diversi attacchi, fu preso da Nicolò Piccinino che guidava una spedizione ordinata dai Visconti. Nel 1472 passò sotto il dominio dai Landi, nel 1478 fu riconquistato dai Fieschi, fino al 1547, quando finì con l'essere annesso a Genova.
DA VEDERE:
Il castello, costituito da due corpi: una torre, fatta edificare da Nicolò Piccinino, ed un torrione, risalente al 1470, fatto costruire dalla nobile famiglia Landi per uso abitativo.
Oratorio dei Santi Antonio e Rocco.
Ponte di Grexino.
Borgorotondo.
Castello Montetanano conquistato ai Fieschi, nel 1435, da Nicolò Piccinino.