Il toponimo deriverebbe per alcuni dalla pianta di susino, rappresentata nello stemma comunale, per altri da prunetum, vale a dire il groviglio di sterpi in cui crescono i susini. Comune in provincia di La Spezia, ai piedi della dorsale appenninica nei pressi dei fiumi Vara, Gravegnola e Chicciola, Brugnato fa parte della Comunità Montana della Val di Vara e del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra. Ospita nel periodo estivo diverse mostre, concerti e rappresentazioni teatrali.
Tra il VII e l'VIII secolo, dopo la conquista da parte dei Longobardi, i monaci di San Colombano eressero un monastero che, ben presto, fu un centro di grande importanza economica; ciò attirò le attenzioni dei paesi limitrofi e fece sì che il piccolo borgo venisse in contrasto con i vescovi di Luni. Le ostilità terminarono nella prima metà del XII secolo, allorché Brugnato divenne sede vescovile sotto i Benedettini. Nel 1300, nel corso delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, il vescovo fu costretto da questi ultimi ad allontanarsi e chiedere asilo a Pontremoli. Fu così che il territorio entrò in possesso dei Malaspina che rivendicavano da tempo diritti sul borgo. Il dominio passò successivamente ai Fregoso e nel 1500 alla Repubblica di Genova. Dopo il Congresso di Vienna fu acquisito dal Regno di Sardegna e nel 1861 da quello d'Italia.
Da vedere:
La cattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano con facciata in parte coperta dal vicino museo diocesano è delineata da colonne e timpano superiore. Si trova nel centro storico e fu fondata nel XII secolo.
Il palazzo vescovile annesso alla cattedrale fu già dal 1133 dimora del vescovo di Brugnato. Negli anni è stato oggetto di numerosi rimaneggiamenti, oggi ospita il museo diocesano suddiviso in due sezioni: archeologica e diocesana.
Il santuario di Nostra Signora dell'Ulivo si trova fuori dal centro abitato. L'edificio attuale, risalente al XVIII secolo, presenta una facciata di grande semplicità e un interno ad unica navata ove è presente un affresco del 1821 di Comaschi da Lucca.
L'ex convento di San Francesco con annessa chiesa terminato nel 1635. Presenta un'unica navata e conserva dipinti risalenti al periodo che va dal XVII al XVIII secolo.
L'oratorio di San Bernardo.