E' uno dei centri più importanti della provincia di Frosinone, situata nel unto d'incontro tra le valli del Liri, di Comino e di Roveto. Fondata, in origine, dai Volsci, subì la conquista da parte di Roma e ne seguì la storia e gli avvenimenti, fino alla caduta dell'Impero Romano. Seguirono le incursioni di popoli barbarici (Longobardi, Bizantini, Saraceni e Ungari) e, nel corso del XII secolo, fu teatro degli scontri tra Papato e Normanni. Entrò a far parte del Regno di Napoli e nel 1443 fu elevato a ducato. Fu feudo dei Tomacelli, dei Cantelmi, dei Della Rovere e dei Boncompagni. A cavallo tra Settecento e Ottocento fu scenario di feroci episodi di brigantaggio.
Siti di interesse:
- il Castello di San Casto e Cassio, fortezza rinascimentale situata sul Monte San Casto, in posizione strategica tra l'Abruzzo e la Valle del Liri. Fatta costruire nel 1520 da Evangelista Carrara da Bergamo, è a pianta quadrangolare con sei torrioni cilindrici, poligonali e quadrati. Nei sotterranei sono ancora ben visibili i resti dell'antica fortificazione di epoca romana (l'"arx" già menzionata da Tito Livio) e quella successiva di epoca medievale);
- le mura megalitiche del IV secolo a.C.;
- la Torre aragonese;
- il Ponte Marmone (I secolo a.C.);
- cippi confinanti tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli;
- la Cattedrale di Santa Maria Assunta, situata su una base di mura ciclopiche, si presenta in stile semigotico primitivo, a tre navate; era dotato, inoltre, di un magnifico soffitto a cassettoni con rosoni dorati, andato distrutto durante un incendio nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 1916;
- la Chiesa di Santa Restituta, completamente ricostruita dopo il terremoto del 1915;
- l'Abbazia di San Domenico, situata nel luogo in cui sorgeva la villa paterna di Cicerone. Fondata nel 1011 è uno degli edifici religiosi più antichi di Sora. All'interno del complesso troviamo la chiesa, il campanile, il cimitero ed il chiostro attorno al quale si articolano vari edifici. Oggi l'Abbazia si presenta con la facciata principale piuttosto sobria, con tre porte ed un bel rosone centrale. Particolare suggestione conferisce alla cripta la tradizione che ci racconta della morte di San Domenico proprio accanto ad una di queste colonne (non identificata) dopo essersi fatto adagiare su uno strato di cenere, secondo l'uso benedettino. Nell'altare della cripta, dono di Clemente XI nel 1706, sono conservate le sacre spoglie del santo, morto nel 1031, in età avanzata.
- il Santuario Rupestre Rava Rossa.