Pastena (il cui toponimo deriverebbe dal vocabolo "pastinare", ossia coltivare) è un piccolo centro della provincia di Frosinone, situato a breve distanza dalle propaggini più interne dei Monti Ausoni. Antico centro dei Volsci, entrato, successivamente, nell'orbita di Roma, le prime notizie documentate dell'esistenza del borgo risalgono all'XI secolo. Ultimo possedimento del Regno di Napoli, al confine con lo Stato Pontificio, nel X secolo il suo territorio entrò a far parte del Ducato di Fondi che, nel 1153, divenne contea con Riccardo Dell'Aquila, Seguirono i Caetani nel XIII secolo, i Colonna nel XV secolo e, dal 1591, divenne feudo dei Patriarca. Nel XVIII secolo fu possedimento dei marchesi Casali Del Drago, ultimi signori di Pastena.
Siti di interesse:
- le suggestive Grotte di Pastena, scoperte nel 1926 dal Circolo Speleologico Romano. Collocate all'interno della catena dei Monti Ausoni, sono il risultato di un lavoro lungo ed incessante realizzato dalle acque di un fiume sotterraneo;
- le mura medievali (circa 615 metri) intervallate da torri a pianta quadrata e circolare, nonché da due porte d'accesso (Porta Napoli e Porta Roma);
- i cippi di confine tra lo Stato Pontificio e il regno delle Due Sicilie;
- la piccola Chiesa della Madonna delle Macchie, situata al confine con il territorio di Falvaterra, ha pianta ottagonale;
- la Chiesa di Santa Maria Maggiore, affiancata da un campanile di stampo romanico;
- la Chiesa di Sant'Antonio di Padova, risalente al XV-XVI secolo;
- la Chiesa di Santa Maria al Parco, dall'impostazione bramantesca, è attualmente sconsacrata e sede del teatro dedicato all'attore italiano Nino Manfredi, cresciuto proprio a Pastena.
- il Museo della Civiltà Contadina e dell'Ulivo.