Piccolo comune della provincia di Frosinone, "Bellus Mons" sorge su uno sperone roccioso tra la Valle di Comino e il Cassinate. Sebbene siano state rinvenute nel territorio alcune lapidi con iscrizioni latine, molto più cospicue e documentate sono le notizie dell'esistenza del borgo a partire dall'anno Mille: nel 990 apparteneva al ducato di Capua per passare, poi, ai d'Aquino, ai Cantelmo, ai Carafa, ai Borgia, ai Navarro, ai Cardona, ai Laudato ed ai Gallio.
Casale di Atina fino al 1819 e, successivamente, di Terelle, acquisì autonomia amministrativa solo nel 1851. Fortemente danneggiato da terremoti e semidistrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, fu in breve ricostruito dalla popolazione.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Nicola, antica chiesa rurale plebana, sorta probabilmente nel XII secolo con affreschi trecenteschi;
- la Chiesa di Santa Maria, di origini quattrocentesche e rimaneggiata nel corso dei secoli successivi;
- i resti della Chiesa di San Benedetto de Chio, antico cenobio benedettino cassinese;
- i resti della possente cinta muraria, con le tre porte d'accesso e l'alta torre medievale; il castello, invece, è andato distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale;
- i resti di un acquedotto romano in località Costa Campopiano;
- le c.d. "fosse", fenomeni carsici che hanno dato vita a due voragini in località Capodivalle e Vaccareccia.