Situata ad 819 metri s.l.m., Potenza vanta origini antichissime. Tuttavia, nonostante la sua vicinanza alle colonie della Magna Grecia, le prime notizie certe risalgono alla dominazione romana: in particolare Potentia fu in principio municipium romano e poi declassata a semplice paefectura per alcuni scontri con Roma. Con la caduta dell'Impero romano subì la potenza distruttrice delle invasioni barbariche, prima, e le dominazioni Bizantine, Normanne, Angioine e Borboniche.
Risalgono al periodo romano il bellissimo mosaico rinvenuto in località Malvaccaro, nella periferia della città, appartenuto ad una lussuosa villa dell'epoca, nonché il ponte San Vito, realizzato sotto l'impero di Diocleziano.
Costruita in uno dei punti più alti della città, la Cattedrale di San Gerardo è attualmente in stile neoclassico, in seguito ai restauri di fine Settecento eseguiti dall'architetto Antonio Macri, allievo del Vanvitelli. Dell'antica costruzione del XII secolo rimane il rosone e l'abside. Nella Cattedrale è conservato un sarcofago di epoca romana nel quale, nel 1644, il vescovo Michele De Torres fece deporre i resti mortali di San Gerardo. A fianco dell'ingresso laterale è situata la possente mole del campanile, a quattro livelli ed è coronato da una cuspide piramidale.
La Chiesa di San Francesco risale al 1274, con portale e campanile del Quattrocento. Di pregevole fattura sono anche il crocifisso ligneo policromo dell'abside (XVII secolo) e i dipinti murali di Santa Chiara e San Francesco, nelle due nicchie lungo la parete destra della chiesa. All'interno è conservato il monumento sepolcrale di Donato de Grasis.
Molto antica è anche la Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, fondata prima del 1178. In tipico stile romanico, è divisa in tre navate con altrettanti absidi e la navata centrale più alta delle laterali. Il soffitto della navata centrale è a capriate di legno, illuminato da tre monofore. All'interno sono presenti alcuni affreschi del '500, in mediocre stato di conservazione, uno dei quali raffigura San Michele che uccide il drago.
Con molta probabilità la Chiesa della SS. Trinità era già esistente prima dell'XI secolo, ma venne consacrata una seconda volta nella seconda metà del Quattrocento e si presentava a tre navate con cappelle laterali. Intorno alla metà dell'Ottocento la Chiesa venne completamente distrutta da un terremoto e si rese necessario un totale intervento di ricostruzione. Il nuovo edificio è formato da una sola navata corredata da cappelle e scandita da ampie finestre nella parte superiore. Il soffitto è a cassettoni decorati con elementi dorati.
Le porte di Potenza rappresentano le antiche entrate al centro storico della città. Quelle visibili sono solo tre: Porta San Giovanni, Porta San Luca e Porta San Gerardo. Portamendola e Portasalza furono abbattute in parte per modernizzare il centro storico in parte perché gravemente danneggiate dai terremoti.
La Torre Guevara, oggi restaurata ed adibita a Galleria d'arte, fu costruita dai Longobardi intorno all'anno Mille e faceva parte dell'antico castello cittadino, ora non più esistente. Dalla forma cilindrica, domina la valle del Basento e durante il Medioevo ebbe una notevole importanza strategica per la difesa della città dalle scorribande dei Barbari.