Comune della provincia di Potenza, situata su un dosso tra i fiumi Agri e Sinni, Roccanova conserva una struttura urbanistica tipicamente medievale. E' anche conosciuto per i vasti vigneti da cui si ricava il famoso Grottino di Roccanova, conservato, ora come allora, in botti di legno nelle grotti.
menzionato per la prima volta in un documento ufficiale del 1276, in epoca normanna fu un'importante roccaforte della Contea di Chiaromonte. Nel XII secolo fu feudo di Rinaldo e, successivamente, fu assegnato da Carlo I d'Angiò a Guglielmo della Marra. Infine passò ai Carafa ed ai Colonna di Stigliano.
recenti scavi archeologici hanno portato alla luce numerosi reperti risalenti al VII-IV secolo a.C., a conferma del fatto che l'area fosse stata abitata da coloni greci. Tali reperti sono in parte custoditi presso il Museo della Siritide a Policoro e in parte presso il Museo di Taranto.
Siti di interesse:
- la chiesa di San Nicola di Bari, risalente al XII secolo. Crollata agli inizi del Novecento a causa di un violento terremoto, fu ricostruita nel 1980. All'interno è custodito un gruppo ligneo raffigurante l'Annunciazione, opera dello scultore Patalano (1707);
- la settecentesca Chiesa di san Rocco;
- la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XV secolo);
- il Santuario della Madonna delle Serre, la cui storia è legata alla statua della Madonna dell'Acqua, oggi conservata presso la Chiesa di san Rocco;
- il Monastero dell'Orsoleo, a confine tra Roccanova e Sant'Arcangelo, la cui costruzione fu iniziata nel 1474;
- i ruderi dell'Abbazia di San Nilo (XIV secolo).