Fondata nel 1637 dal duca Carlo De Caro Tomasi, principe di Lampedusa, dopo aver ottenuto una licentia populandi nello stesso anno da Filippo IV, Palma di Montechiaro è nota come la città de "Il Gattopardo", dal nome del famoso romanzo scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, discendente del fondatore della città, da cui Luchino Visconti trasse l'omonimo film.
A metà strada tra la foce del fiume Palma e Punta Bianca si erge il Castello di Montechiaro, appartenuto alla potente famiglia dei Chiaramonte, dall'aspetto fiero e severo, nonostante le piccole dimensioni.
Dalla imponente facciata barocca, la Chiesa Madre è situata in cima ad un'ampia scalinata e rappresenta una delle opere più significative del Barocco siciliano. Al suo interno sono preservate le spoglie dell'astronomo Giovanni B. Odierna.
Interessante anche è il Monastero benedettino di Maria SS. del Rosario e la Torre di S. Carlo, eretta nel XVII secolo dal principe Carlo Tomasi di Lampedusa.