Località in provincia di Agrigento, famosa per una prelibatezza dolciaria a base di pasta di mandorle e pistacchi (l'Agnello Pasquale), Favara è situata ai piedi del Monte Caltafaraci, a circa 10Km dal capoluogo di provincia. I primissimi insediamenti umani nella zona risalirebbero all'Età del Rame, come testimoniano alcuni rinvenimenti ceramici riportati alla luce in località Ticchiara; altri reperti e, soprattutto tombe, rivelano come l'area fosse abitata anche nell'Età del Rame. Fu colonia magno-greca (resti di una fortificazione in località Caltafaraci) e possedimento musulmano (lo stesso toponimo, infatti, deriva dall'arabo "fawwara" - sorgente -). All'epoca normanna, invece, risalgono molti casali ed il Castello di Chiaramonte.
Siti di interesse:
- il Castello Chiaramonte, fatto costruire dalla famiglia Chiaramonte nel 1270, a cui si accede dal lato sud attraverso un portone ogivale che immette in un cortile; il piano terra presenta soffitti con volte a botte mentre il primo piano era la zona residenziale. Dopo anni di abbandono, fu restaurato dall'amministrazione cittadina ed oggi è sede di eventi culturali e manifestazioni.
- la settecentesca Chiesa del SS. Rosario, con soffitto a cassettoni, stucchi barocchi e pavimento maiolicato;
- la Chiesa di Santa Rosalia, costruita dopo la peste del 1626;
- Il Duomo, edificato tra il 1892 ed il 1898, ha facciata in pietra bianca di Siracusa e bella cupola alta oltre 50 metri;
- la Chiesa di Maria Santissima dell'Itria, la più antica della città, risalente stilisticamente al XIV-XV secolo;
- la trecentesca Chiesa di San Nicola di Bari;
- Palazzo Mendola (XIX secolo);
- Palazzo Fanara (XIX secolo);
- Palazzo di Salvatore Cafisi (XIX secolo);
- Palazzo di Giuseppe Cafisi (XIX secolo);
- Palazzo Albergamo (XIX-XX secolo);
- Palazzo Contino, poi Fidirichello (XIX secolo);
- i resti di una villa romana del I secolo a.C., completa di ambienti termali mosaicati;
- una necropoli dell'Età del Bronzo, in località Santo Stefano.