Il toponimo fa riferimento al comune di Todi a cui Fratta fu per lungo tempo legato. Comune in provincia di Perugia, è situato su una collina, alla confluenza del torrente Faena con il Tevere. È uno dei comuni più piccoli dell'Umbria e la zona gode di un clima particolarmente mite e di un'aria salubre. Per la sua centralità è un ottimo punto di partenza per raggiungere le altre località della regione.
L'abitato, già nominato da Plinio, sorse intorno ad un castello di epoca medievale e fu a lungo conteso tra le città di Perugia e Todi per il controllo dei territori. Fu sotto il controllo di quest'ultima per un ampio lasso di tempo anche dopo che le truppe perugine, nella prima metà del XIV secolo, ebbero la meglio su quelle nemiche. Nel corso del XV secolo il borgo fu ingrandito e fortificato e divenne nel corso dei secoli località privilegiata per trascorrere le vacanze: fu luogo di villeggiatura per il Vescovo di Todi. Pur essendo stato per un certo tempo libero comune, condivise con Todi, oltre che il nome, le vicende storiche più significative. Nel XIX secolo si legò al comune di Marsciano, poi fu annesso al Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale dedicata a San Savino e a San Michele Arcangelo, risalente all'Ottocento, conserva al suo interno una copia della Deposizione di Federico Barocci, l'originale è conservato a Perugia.
La casa parrocchiale fu edificata nel Settecento sui resti di un'abside di una chiesa romanica.
Il Palazzo Altieri, di antiche origini, fu sede dei vescovi di Todi. Ampliato nel XVII secolo, fu abbellito da splendidi giardini e fontane con spettacolari giochi d'acqua.
Il convento della Spineta legato a San Francesco.
La fontana vescovile fatta restaurare dal Cardinale Gualtiero.
Le mura castellane costruite tra il XIII ed il XIV secolo.
La Torre civica.