Piccolo comune della provincia di Massa Carrara, situato nell’alta Lunigiana, lungo il corso del fiume Magra, Filattiera nasce come borgo sotto la dominazione Bizantina con l’edificazione di un castello (il toponimo, infatti, sembra derivare da "Fulacterion", ossia luogo fortificato).
In epoca altomedievale passò sotto il controllo dei Malaspina e nel XVI secolo fu ceduta a Firenze.
Dell’antico castello bizantino realizzato per scopi puramente difensivi oggi rimangono solo pochissime tracce, essendo stato trasformato in residenza signorile dai Malaspina.
La prima documentazione della Pieve di Sorano risale ad una bolla papale del 1148, nella quale viene riconfermata al vescovo di Luni il possesso di tutte le pievi della Diocesi. Dell'impianto originario rimangono le absidi, nella forma romanica del X secolo, e la torre campanaria, che si presenta in forma più tozza perché forse reimpiegata come torre di difesa. L'insieme assume un aspetto particolare anche per i materiali costruttivi impiegati: si tratta infatti di ciottolato e pietre raccolte lungo la Magra che corre a poca distanza.
La Chiesa e la torre di San Giorgio sono due importanti monumenti medioevali. Nella cappella di San Giorgio, si conserva la testimonianza scritta più antica della storia lunigianese, la lapide sepolcrale di un missionario, individuata in certo Leodegar, che qui morì nell’anno 752, dopo aver lottato contro il paganesimo e l’eresia.