Il toponimo si ritiene sia composto dalle parole "campo" e dal nome del fiume "Arsego", a sua volta derivante dal latino "arsus" (asciutto). Comune in provincia di Padova, situato tra il Muson Vecchio ed il Brenta, Campodarsego si trova a poca distanza da Padova ed offre interessanti percorsi naturalistici da seguire tanto a piedi che in mountain bike. L'economia,oltre che sull'agricoltura, si basa sull'attività industriale: sono attive le aziende metalmeccaniche e produttrici di valigeria.
La zona fu frequentata dall'uomo sin dalle epoche più antiche; successivamente fu colonizzata dai Romani che la suddivisero in centurie. Il paese risulta citato per la prima volta in un atto risalente all'anno 1190; durante il Medioevo il paese fu sotto il dominio di Speronella Dalesmanni e del figlio Jacopo, citato da Dante nella Divina Commedia; in seguito fu feudo dei Camposampiero. Dai primi anni del XV secolo fu annesso alla Repubblica di Venezia, vivendo un periodo di grande serenità e benessere con le opere di bonifica del territorio che permisero di incrementare le produzioni agricole. Con l'arrivo di Napoleone, nel 1797, Venezia perse il controllo su Campodarsego che fu successivamente sottoposto all'Austria. Nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bronzola, di antichissime origini, fu ricostruita più volte, l'ultima nel XVIII secolo. Si presenta con una semplice facciata in pietra sormontata da un timpano intonacato, ha un'unica aula a forma rettangolare. Il campanile in posizione retrostante è sormontato da una guglia.
La parrocchiale di San Martino e Santa Maria Assunta fu edificata in stile romanico nei primi anni del Novecento.
La chiesa di Santa Maria di Panigale, fondata tra il VI ed il VII secolo, risulta citata solo nel 1200.
La chiesa di Sant'Andrea a Rescigliano.
La chiesa di San Nicolò a Fiumicello.
Villa Romiati di epoca settecentesca.
Villa Guillet-Loni del Seicento.
Villa Mattiazzo.
Villa Cavallini.
Villa Da Porto.
Villa Menini.