Comune montano della provincia di Cosenza, situato ai piedi del massiccio della Sila e circondato da folti boschi che creano un paesaggio particolarmente suggestivo, Acri è una località calabra che vanta un passato molto antico, risalente addirittura all'Età del Bronzo, come attestano alcuni rinvenimenti portati alla luce di recente. Il toponimo deriverebbe dal greco "Akra" (sommità, attestato già nella prima metà del XIV secolo). Alcuni studiosi tendono ad identificare Acri con l'antica Pandosia Bruzia. Dopo la caduta dell'Impero Romano, i cittadini di Acri tentarono inutilmente di opporsi all'avanzata degli Ostrogoti guidati dal re Totila che, una volta conquistata la città, la saccheggiarono e distrussero. Nel 1479 fu conquistata dai Francesi e, nel XVI secolo, dagli Spagnoli. Nel 1799 aderì alla Repubblica partenopea, subendo una pesante repressione da parte dell'esercito borbonico.
Attrazioni:
- i resti del castello feudale, fortificazione quattrocentesca situata nella zona della Rocca dei Bruzi e costruito su una preesistente roccaforte di epoca bruzia per difendere la città dalla potente Sibari;
- la Basilica del Beato Angelo d'Acri, inaugurata nel 1898, presenta un bel portale in bronzo su cui sono raffigurate le virtù teologali e due torri campanaria. All'interno, invece, spiccano le dodici cappelle gentilizie e l'urna contenente le spoglie del Beato Angelo.
- la Chiesa di Santa Chiara, risalente al XV secolo, a cui un tempo era annesso anche un monastero, soppresso in seguito all'invasione delle truppe francesi.
- la Chiesa dell'Annunziata, citata già in un documento del 1269, presenta un bel campanile a tre piani in pietra bianca, affreschi di Raffaele d'Alvisio ed un mirabile affresco di epoca bizantina recentemente scoperto nella sacrestia.
- la cinquecentesca Chiesa della Madonna del Rinfresco, costruita in seguito all'apparizione della Madonna ad una donna del luogo;
- la Chiesa ed il convento di San Francesco di Paola, risalente al XVI-XVII secolo, con una bella torre campanaria in stile romanico-bizantino;
- la Chiesa ed il convento dei Padri Cappuccini, risalente alla seconda metà del Cinquecento;
- la Chiesa di San Nicola ante castillum, ricostruita nel Quattrocento ma risalente al X-XI secolo, è stata recentemente restaurata riportando alla luce la sua sobria architettura alto-medievale con otto monofore ed il presbiterio in stile gotico-bizantino;
- la Chiesa di Santa Maria Maggiore, già citata in un documento del 1269, si presenta in stile barocco;
- la Chiesa di Santa Caterina, originariamente dedicata a Sant'Agostino, risalente al Cinquecento, custodisce all'interno pregevoli tele del XVI-XVII secolo;
- la Chiesa di San Nicola, di rito greco, situata nel quartiere di Casalicchio, è documentata sin dal 1080.
- Palazzo Dodaro (1800);
- Palazzo Sprovieri (1700);
- Palazzo Feraudo (1800).