Alfredo Prunotto, rinomato enotecnico che lavorava per le più prestigiose case vinicole del tempo, rilevò nel 1923, la Cantina Sociale "Vini delle Langhe" sorta ad Alba nel 1904 che, dopo la prima guerra mondiale, si trovava in difficoltà.
La casa vinicola Prunotto, grazie alla grande passione di Alfredo e della moglie, divenne ben presto famosa esportando i propri vini in tutto il mondo.
Nel 1956 Alfredo Prunotto si ritira dagli affari e cede l'azienda all'amico enotecnico Beppe Colla affiancato prima da Carlo Filiberti e poi dal fratello Tino Colla, che portano avanti la cantina con lo stesso amore.
Nel 1972, l'azienda si ingrandisce e si sposta nella sede attuale appena fuori Alba.
Nel 1989 la casa vinicola toscana Antinori rileva l'azienda occupandosi dapprima della distribuzione e poi, nel 1995, con il ritiro dei fratelli Colla, anche direttamente della produzione mantenendo l'eccellente livello qualitativo fortemente voluto da Alfredo Prunotto.
La casa vinicola Prunotto non possedeva vigneti propri ma selezionava, vinificava e assemblava le migliori uve provenienti dai vignaioli delle Langhe, dell'Albese e del Monferrato con cui esistevano ed esistono rapporti decennali di collaborazione e di impostazione comune della filosofia produttiva.
Nel 1990, per dare nuovi impulsi alla produzione, sono stati acquistati da Antinori 7 ettari di vigneto nel cru Bussia, uno dei più rinomati della zona del Barolo e, nel 1995 altri 27 ettari nella zona di Agliano, famosa per la produzione di Barbera, con lo scopo di produrre nuovi vini con questo vitigno dalle grandi potenzialità.
A questi preziosi terreni, si sono aggiunte nel 1997 altre due novità: un bellissimo vigneto di 5 ettari nella zona di barbaresco, dal nome "Bric Turot", e uno di 5 ettari nella zona di Treiso, piantati a varietà Moscato. Si riconferma così la volontà della Prunotto di controllare sempre più rigorosamente tutte le fasi produttive, partendo dalla viticoltura.
La produzione delle cantine Prunotto si aggira sulle 800.000 bottiglie all'anno ed è composta principalmente da vini rossi e, in piccola parte, dal Moscato, dall'Arneis, dalle grappe di Moscato e Bussia e dall'Ansolà.
I punti cardine della qualità dei vini Prunotto sono la rigorosa selezione delle uve, l'attenta vinificazione basata sulla continua sperimentazione di nuove tecniche, ad esempio i rimontaggi ad irrorazione continua del cappello di vinacce e la vinificazione in tini di legno.
Un ruolo molto importante è ricoperto dall'affinamento in legno: sono state acquistate recentemente nuove botti da 100Hl di rovere Francese, dei Tonneaux da 5Hl e delle Barriques da 225L, per permettere a tutti i vini di avere la possibilità di affinarsi nelle capacità più consone alla loro tipologia.
Non esiste una formula prestabilita per l'invecchiamento, ma anno per anno, a seconda delle caratteristiche di ogni vino vengono scelti il modo ed i tempi per esaltare le migliori potenzialità di ognuno.
Anche l'affinamento in bottiglia concorre al miglior rendimento qualitativo, ed alla Prunotto si fa sostare il vino nelle bottiglie, prima della spedizione, il maggior tempo possibile, in modo da essere sicuri che quando il vino arriva al consumatore è al suo meglio, frutto di quasi un secolo di esperienza, tanta passione e tanto amore per il vino.