Ai numerosi visitatori che giornalmente giungono in azienda non può sfuggire di essere circondati da vigneti a 360°. La situazione di per sé spettacolare è importante non solo perché la Langa è una delle grandi zone viticole del mondo, ma anche perché la nostra Cantina di Barolo è il baricentro di una realtà produttiva che ha pochi confronti sul territorio nazionale.
Lo dicono i numeri relativi alla vendemmia 2006:oltre 4.600 ettari di vigneto coltivati da ben 2.500 viticoltori organizzati in 14 cantine di vinificazione.
L'imponente base produttiva consente una selezione esasperata e la possibilità di proporre al mercato vini di livello alto ed anche alcuni prodotti di nicchia. La gamma spazia da vini conosciuti in tutto il mondo a vini da uve autoctone con un mercato locale ma con un'unica filosofia produttiva: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG!
Il lavoro inizia in vigneto programmando basse rese per ettaro per ottenere uve più concentrate, ricche di gradazione zuccherina, materia colorante ed estratti. L'opera si avvale del lavoro di tecnici agronomi che in collaborazione con i viticoltori seguono un rigoroso programma che prevede: selezione di vigneti con giacitura ed esposizioni privilegiate, severe potature e, soprattutto, diradamenti, con eventuale vendemmia tardiva per favorire la completa maturazione. Si prosegue poi in cantina sotto la guida di esperti enologi.
Le uve delle aziende agricole più grandi sono vinificate separatamente ed il vino riporta in etichetta il marchio dell'azienda di origine; le uve delle aziende agricole più piccole o di vigneti particolarmente vocati vengono assemblate ed il vino riporta in etichetta titoli delle opere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio.
A tutti un invito a Barolo perché non capita tutti i giorni di vedere la vinificazione, l'affinamento e l'imbottigliamento comodamente in "passerella"!
L'azienda si sforza di sottolineare il proprio legame con il territorio in tutte le sue espressioni. Produce, affina in bottiglia e propone in tutto il mondo esclusivamente vini DOC e DOCG del Piemonte con particolare attenzione alle varietà autoctone.
Per i vini di assemblaggio di zone e vigneti diversi sono stati scelti nomi di libri di autori piemontesi: Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Per cui da alcuni anni i consumatori di tutto il mondo possono degustare il Monferrato Bianco Tra Donne Sole, il Barbera d'Asti La Luna e i Falò, il Barolo Paesi Tuoi, il Barbaresco La Casa in Collina, il Piemonte Moscato Passito La Bella Estate e il Langhe Nebbiolo La Malora.
Anche per la nuova Cantina di Barolo che pure è stata realizzata con linee architettoniche moderne, il progettista ha mantenuto dei richiami alle cascine di Langa: linee curve per il tetto in sintonia con il paesaggio, tinte color mais o vinaccia, lastre in rame ossidato che evocano il solfato di rame utilizzato nelle vigne, legno lamellare curvato alla maniera antica dei bottai, tonalità rosso vino dei muri e graticci sulla facciata esterna per appendervi le pannocchie ad essiccare.
Tra i vari riconoscimenti ottenuti dalla nostra Cantina di Barolo per il progetto architettonico, spicca il Premio Internazionale d'Architettura Dedalo-Minosse (giugno 2006).
A Vicenza, nella prestigiosa sede del cinquecentesco Teatro Olimpico, è stato conferito il premio internazionale d'architettura Dedalo-Minosse a quindici opere di architetti di fama internazionale, scelte tra oltre cinquecento progetti provenienti da tutto il mondo. La cerimonia di premiazione è stata condotta da Alessandro Cecchi Paone, noto giornalista televisivo.
Il premio Dedalo- Minosse ha una particolare importanza, in quanto non viene conferito solo agli architetti ma anche alla committenza, come riconoscimento a chi abbia saputo esprimere un prodotto edilizio di qualità, nel rispetto del territorio, attraverso la scelta di un progettista e di una originale proposta connotata da un forte segno architettonico.
Grande interesse è stato riservato alle espressioni dell'architettura del mondo del vino. Sono state infatti premiate ben 4 aziende italiane: la Cantina Terre da Vino di Barolo dell'architetto Gianni Arnaudo, la Ditta Bortolo Nardini di Massimiliano Fuksas, l'azienda Petra di Mario Botta e i Vignaioli Contrà Sorda di Henry Zilio.
I progetti sono stati esposti in mostra nella straordinaria sede della Basilica Palladiana di Vicenza fino a fine luglio e poi sono stati trasferiti a Venezia per la Biennale d'architettura.
LO STABILIMENTO: complessivamente si sviluppa su una superficie coperta di circa 5.000 mq costruito in un terreno di proprietà di circa 25.000 mq. La cantina è stata realizzata in legno lamellare con copertura in rame.
GLI UFFICI: sono stati costruiti separatamente dallo stabilimento in una palazzina realizzata nelle forme e nei materiali seguendo le linee delle tradizionali case delle Langhe. L'ultimo piano della palazzina è stato adibito a Salone polifunzionale in occasione di convegni, meeting, degustazioni e visite clienti: la particolarità del locale è la panoramica vista sulle tipiche colline delle Langhe unito ai dettagli architettonici del soffitto in legno.
LA BARRICAIA: fiore all'occhiello dei nuovi impianti, trattasi di locale concepito per l'affinamento dei vini e si sviluppa su 1200 mq di superficie in grado di contenere fino a 3000 barriques in legno di rovere in un locale a temperatura ed umidità controllate.
LA CANTINA: una superficie di 1200 mq, vasche in acciaio inox interamente termocondizionate e con controllo computerizzato delle funzioni.
IL REPARTO IMBOTTIGLIAMENTO: 600 mq con impianti di riempimento in ambiente sterile e con confezionamento interamente automatizzato.
IL MAGAZZINO DI STOCCAGGIO: 1500 mq destinato al deposito del prodotto finito termocondizionato ad una temperatura di 15° C per salvaguardare le caratteristiche del vino in bottiglia.
IL LABORATORIO INTERNO: per controllo qualità certificata sistema HACCP