Lavorare la terra, allevare la vite e ottenerne dei frutti non è solo un modo per vivere, ma anche un percorso di ricerca, di valorizzazione e di custodia fondamentale del territorio dove viviamo.
Il rapporto tra chi produce e le ricchezze a cui può attingere si fonda su delicati equilibri: di rispetto e conservazione, di tutela e amministrazione, che possono essere riassunti in una frase: "La terra non è un dono che riceviamo dai nostri avi, ma un prestito che ci concedono i nostri figli".
Ed è proprio con questo spirito che affrontiamo l'avventura di produrre il nostro vino.
L'orgoglio per la nostra terra è un valore che i nostri genitori ci hanno trasmesso sin da piccoli, acquisire terra per lavorarla, il nostro obbiettivo principale. Oggi l'azienda possiede 70 ettari di cui 61 vitati, con sistema Guyot, dislocati in vari appezzamenti, nelle zone più vocate del comprensorio. Aderendo alla VIDE, viticoltori italiani di eccellenza, ci siamo confrontati con l'esperienza di amici viticoltori in altre zone, convinti e decisi ad ottenere vini unici che esprimessero tutte le grandi potenzialità del comprensorio meridionale del Lago di Garda. Così motivati, abbiamo esplorato tutte le possibilità di sviluppo dei vitigni autoctoni e di quelli da lungo tempo ambientati in zona, recuperato cultivar ormai in disuso, come la Pozzolenga e, in epoche di internazionalizzazione esasperata, abbiamo limitato l'apporto dei vitigni internazionali ed esaltato i vitigni testimoni della storia viticola del luogo.
Rispetto; questo può essere il termine che funge da comune denominatore per i nostri vini: rispetto del territorio, della varità dell'uva, degli aromi e non ultimo di chi li beve; si perché il nostro riferimento principale è sempre stato il parere dei nostri clienti, molto importante per crescere comprendere e migliorarci. Ci riteniano degli intepreti e, anziché come concorrenti, vediamo così anche i colleghi; per noi ogni singolo vino è frutto della visione che il produttore ha del vitigno di elezione, acclimatato nel vocato territorio di produzione.
Così nel Lugana scopriamo diverse interpretazioni dalla leggerezza e serbevolezza, alla struttura possente e longeva, all'eleganza e alla finezza, alla frizzante spuma delle bollicine, o sposandolo con vitigni d'oltralpe per fonderlo in un progetto di "visione creativa", per congiungerlo a dolcezze zuccherine e acidità fresca e netta, per produrre il Lugana I Frati, il Lugana Brolettino, Il Lugana Brolettino Grand'Annata, lo Spumante Brut Metodo Classico Cuvée dei Frati, il Benaco Bresciano Pratto e il Dolce Tre Filer.
Le uve rosse del nostro Lago possono emanciparsi in vini di grande carisma, personalità e carattere per potersi concedere longevità e aristocratica evoluzione; così nasce il Benaco Bresciano Ronchedone e la selezione Ronchedone Grand'Annata.
La lavorazione codifica ogni singola fase, sia in vigna che in cantina sfruttando tecniche mirate ancor dalla vendemmia, valendosi della stabilità di colore da lieve surmaturazione delle uve, confermando così carattere e personalità uniche, vinificando vigneto per vigneto, riducendo gli interventi, rispettandone i suoi ritmi e non traumatizzando con stressanti lavorazioni, ma effettuando, quando necessario, contatti pellicolari, bàtonnage e sosta sui lieviti, tutelendo poi, in affinamento, gli aromi, dosando l'apporto dei fusti di rovere.
Siamo sicuri e consapevoli che un duro e attento lavoro per ottenere una grande materia prima, sana e matura, debba essere tutelato e custodito nelle fasi di vinificazione.