Comune in provincia di Ascoli Piceno, situato tra le valli del fiume Tesino e del torrente Menocchia, in cima ad un crinale dal quale si gode di un vasto e bellissimo panorama, Ripatransone racchiude tra le possenti mura di epoca quattrocentesca un abitato di tipo medievale; della stessa epoca si possono notare anche alcune case con porticato e bei palazzi signorili edificati in periodi diversi. E' una città d'arte ed un centro di villeggiatura estiva ed in quanto tale attira moltissimi turisti ogni anno. Notevole la produzione agricola, soprattutto di vino ed olio.
La zona ospitò l'uomo sin dal Neolitico; fu abitata dalle popolazioni umbre e picene, fu colonizzata dai Romani ed interessata delle invasioni dei Barbari. Nel XIII secolo fu il primo libero comune rurale in Italia; interessato da lotte con le città rivali, fu a lungo conteso tra le nobili famiglie dei Malatesta e degli Sforza. Si deve a Francesco Sforza nel 1444 il più memorabile degli attacchi al borgo che, tuttavia, solo un anno dopo riuscì a riconquistare la sua libertà. Fu promosso capoluogo di cantone in epoca napoleonica.
Da vedere:
La chiesa di San Filippo, oggi dell'Immacolata, fu fondata alla fine del Seicento, presenta una sola navata e cappelle laterali, tra cui quella dedicata a San Filippo che conserva un pregevole altare in marmo. Custodisce pale settecentesche, una statua raffigurante l'Immacolata, opera di Fedele Bianchini, un fonte battesimale del XX secolo e due bassorilievi, opera del Gera.
La cattedrale, dedicata a San Gregorio Magno e Santa Margherita, risale alla fine del Cinquecento. La struttura, che presenta un alto campanile a base quadrata sormontato da una cuspide, fiancheggia il palazzo vescovile.
La chiesa di San Michele Arcangelo di epoca romanica con unica navata presenta opere del XV-XVI secolo.
La chiesa di Santa Maria della Petrella del XV secolo, situata nella frazione omonima, custodisce affreschi della scuola di Giotto.
La chiesa di Santa Maria Magna, anche conosciuta come di San Francesco, risalente al XIII secolo.
La chiesa di Santa Chiara, in stile tardo barocco, fu consacrata nella metà del XVII secolo.
La chiesa di Santa Maria Annunziata d'Agello oggi sconsacrata.
La chiesa della Madonna del Carmine nella frazione omonima.
La chiesa di Santa Caterina ora sconsacrata.
La chiesa di Sant'Antonio risalente all'Ottocento.
La chiesa di Santa Maria della Valle.
La chiesa di San Benigno.
La chiesa di Santa Croce.
La chiesa di San Pastore.
La pieve di San Nicolò.
La chiesa di San Rocco.
Il palazzo municipale, rifatto alla fine del XVII secolo, oggi ospita il museo archeologico.
Il palazzo Bonomi-Gera della fine del Seicento ospita una pinacoteca ed una gipsoteca.
Il palazzo del Podestà risalente al 1304, in stile tardoromanico, presenta un porticato.
Le grotte di Santità, situate sotto il paese, costituiscono un reticolo di cunicoli creati dall'uomo e risalenti all'epoca preistorica.