Il toponimo deriverebbe, secondo alcuni, dal dio greco Trea-Jana. Comune in provincia di Macerata, situato a monte della valle del Potenza, l'abitato è un bellissimo borgo che interrompe il verde delle colline circostanti con le sue mura ed il colore ocra delle abitazioni e dei suoi palazzi eleganti.
Il primo abitato fu edificato dai Piceni nell'anno 380 a.C.; subì, in seguito, la colonizzazione da parte dei Romani e divenne un municipio nel II secolo a.C. Con la caduta dell'Impero, gli abitanti del paese, sottoposti alle continue occupazioni da parte dei Barbari, si videro costretti a cercare un luogo più facilmente difendibile in cui vivere, trasferendosi in una zona più elevata: infatti, nel X secolo, fu costruito un nuovo centro su un colle, denominato Montecchio, che nel XIII secolo fu fortificato con l'edificazione di una cinta muraria. In epoca successiva fu sotto il dominio dei Da Varano, di Francesco Sforza, di Alfonso d'Aragona e del Cardinale Cesi. Si deve al Papa Pio VI la restituzione al borgo del nome Treia e l'attribuzione del titolo di città.
Da vedere:
La cattedrale della Santissima Annunziata, edificata nella seconda metà del XVIII secolo, su progetto del Vici, si presenta con struttura a tre navate suddivise da colonne dotate di capitelli corinzi. Conserva importanti opere, tra cui una Madonna realizzata da Giacomo da Recanati, un busto, raffigurante Papa Sisto V, del Torrigiani.
Il santuario del Crocifisso ingloba nella sua struttura reperti di epoca romana. Conserva un Crocifisso del Quattrocento.
La chiesa di San Michele in stile romanico.
La chiesa di Santa Chiara in stile barocco.
La chiesa di Santa Maria del Suffragio.
La chiesa di San Francesco.
Il Teatro Comunale, inaugurato nel 1821, è riccamente decorato al suo interno, possiede un bellissimo sipario dipinto.
La Torre Onglavina testimonia ciò che resta dell'antica fortificazione, fu eretta nel XII secolo.
Villa Spada progettata dal Valadier.
Porta Vallesacco del XIII secolo.