Sul toponimo non c'è concordia: potrebbe derivare dal germanico "Olomund" (nome di persona) o dal nome ligure "Alabontem". E' un comune situato ai piedi del Grand Combin a 1350 metri di altitudine, al centro della verde e soleggiata Valle di Ollomont; da questi luoghi ricchi di prati, fiori, boschi, pascoli, radure e animali selvatici si può ammirare la bellissima Valle del Gran San Bernardo. Il turismo è favorito dalla particolare bellezza del luogo e dalla tranquillità che ivi si può godere; partendo da Ollomont è possibile raggiungere le mete alpinistiche del Grand Combin e del Mont Vèlan, del Mont Gelè, del Mont Avril a più di 3300 metri, della Fentre Durand a più di 2800 metri, oppure fare una passeggiata nella conca erbosa di By, dove si trova un piccolo lago. Ollomont dispone di una sciovia e di una pista di 1 chilometro dotata di impianto per l'innevamento artificiale. Interessanti le escursioni al lago Cornet, ai laghi di Thoules o al lago Fenetre. Tante le specialità gastronomiche: dalla Fontina alla modzetta, dalle salsicce ai boudin, dal pane nero alla zuppa Valpellinentze, oltre agli ottimi vini. Fiorente è l'artigianato dei manufatti in legno.
Il paese era già esistente al tempo in cui i Salassi facevano scambi di bestiame e metalli attraverso la Fenetre Durand. Fu un centro estrattivo di rame fino al 1945. Nella frazione Rey sono ancora visibili i dormitori, la mensa, i magazzini usati dagli operai delle miniere e risalenti al 1800. Si ritiene che Calvino si sia rifugiato in Svizzera passando proprio attraverso la Fenetre Durand nel 1536. Il futuro presidente Einaudi nel settembre del 1943 attraversò questi luoghi per trovare riparo in Svizzera dai Nazifascisti. Vi ritornò negli anni successivi per trascorrere le vacanze.
Da vedere:
La Chiesa parrocchiale di Sant'Agostino in stile barocco, risalente al 1775, si affaccia sulla piazza centrale. In origine aveva una sola navata, nel 1868 furono aggiunte le due navate laterali, il portale è preceduto da un piccolo portico, il campanile presenta due ordini di bifore. Conserva il battistero ed il pulpito opera dello scultore Fumasoli di Aosta, un pregevole quadro collocato sull'altare maggiore opera di allievi della Reale Accademia Albertina di Torino, la balaustra di fronte all'altare maggiore, in marmo policromo, reca gli stemmi della famiglia Perrone di San Martino che donò tutti i marmi situati nella chiesa.
La cappella di San Pantaleone a Vaud conserva al suo interno un ciclo di affreschi, risalenti al 1443, commissionati dal curato di Valpelline, Jean Rosset d'Ollomont.