A pochi km dalle coste tirreniche, Nocera Terinese è un comune della provincia di Catanzaro, situato nell'estremità nord del golfo di Sant'Eufemia. Le tracce di una conta muraria di età ellenistica e di un acquedotto romano testimoniano l'origine antica di questo borgo, erede di Noukria, città fondata dai superstiti di Terina, colonia greca distrutta da Annibale nel 203 a.C..
Il paese, tuttavia, vanta origini preistoriche: dagli scavi archeologici condotti da Paolo Orsi nel 1913/1914 in località Grotticelle furono portate alla luce pietre levigate e accette di epoca neolitica.
Dopo la Battaglia di Canne (216 a.C) fu distrutta prima da Annibale; passò poi, sotto il dominio romano e nel 960 fu distrutta totalmente dai Saraceni. I superstiti si ripararono in un luogo nascosto, non lontano dal mare, tra il monte Eliceto e il Destro, alla confluenza dei due fiumi Grande e Rivale. Sorse come "Castrum" e aumentando di popolazione divenne "Oppidum".
Subì la dominazione normanna, spagnola, francese e la restaurazione borbonica.
Siti di interesse:
- la Chiesa di San Giovanni Battista, attorno alla quale si sviluppa il borgo con il suo fitto reticolato di strade. Le origini sono incerte, ma ha subito modifiche ed ampliamenti in seguito ai terremoti del 1638 e del 1783. La facciata presenta un portale tardo-rinascimentale in pietra tufacea; al di sopra una nicchia con una statua cinquecentesca raffigurante il Santo a cui è intitolata la chiesa. La volta è affrescata da Colelli mentre gli stucchi sono di Pietro Joele.
- la Chiesa dell'Annunziata, a navata unica con cappella annessa. All'interno si trova un pregevole altare in marmo verde, realizzato nel 1699, sul quale è collocato un gruppo ligneo seicentesco raffigurante la Pietra di fattura napoletana.
- la Chiesa di San Francesco d'Assisi, fondata nel XV secolo dai frati minori conventuali. Ha il classico impianto francescano a navata unica, con portale in pietra tufacea e soffitto a cassettoni.
- la Cappella di Sant'Antonio, costruita nel 1595;
- il rione Motta, la parte più antica del paese, in cui sopravvivono la cinquecentesca porta e la Chiesa di Santa Maria della Motta, con interessante portale seicentesco in pietra decorato.