E' un comune della provincia di Matera, situato tra i fiumi Agri a Cavone; il toponimo "Mons Albanus" deriverebbe, secondo alcuni, dal nome gentilizio latino "Albius", molto diffuso in età repubblicana nell'Italia Meridionale, mentre, secondo altri, da "mons" (monte) "albius" (chiaro), a causa dei terreni argillosi su cui è situato il borgo e che caratterizza l'area circostante con gli spettacoli e suggestivi calanchi.
Ritrovamenti archeologici riportati alla luce attestano che l'area fosse abitata sin dall'epoca ellenistico-romana. In età medievale passò sotto il dominio di varie famiglie feudali.
Tra i siti di maggior interesse, segnaliamo:
- gli interessanti ritrovamenti archeologici, tra cui la villa di Andriace (III secolo a.C.); qui, inoltre, furono scoperte le famose Tavole di Heraclea (IV secolo a.C.) sul cui retro è incisa la Lex Iulia Municipalis del I secolo a.C., oggi conservate presso il Museo Archeologico di Napoli.
- i resti delle mura normanne;
- il bellissimo Arco del Pubblico Orologio, antica porta cittadina del XVII secolo;
- la Chiesa di Santa Maria dell'Episcopio, con statua lignea del XII secolo;
- i resti di un'antica "domus" federiciana, unica nell'intera provincia di Matera.