Il toponimo probabilmente deriva dal nome latino di persona "Iccius" o forse da "Aescionius". Comune situato sulla destra della Dora Baltea, a meno di 400 metri sul livello del mare, la particolare posizione consente ad Issogne di godere di un clima favorevole per le coltivazioni. Il territorio comunale è composto da numerose frazioni circondate da boschi.
La zona fu occupata dai Romani che nel I secolo a.C. sconfissero i Salassi. Molte sono le testimonianze della loro presenza, prima tra tutte una villa rustica. Durante il Medioevo fu costruito il castello intorno al quale si è sviluppato l'abitato. Fu possedimento dei vescovi di Aosta che si scontrarono con i signori di Verrès per il dominio su Issogne. Intorno alla fine del Trecento i vescovi, stanchi dei contrasti, vendettero il feudo ad Ibleto di Challant. Nel 1781 il territorio comunale si ampliò grazie all'annessione delle frazioni di Mure, Fava e Fleuran, fino a quel momento appartenute al comune di Verrès verso il quale pare che Issogne abbia sempre nutrito una certa rivalità. Nel 1853 il comune insorse contro l'imposizione di nuove tasse da parte del governo piemontese e l'abolizione di alcune festività religiose. Il movimento contadino dei Socques fu duramente represso e persino il parroco, accusato di aver appoggiato gli insorti, fu imprigionato nel forte di Bard.
Da vedere:
Il castello di Issogne si deve ad Ibleto di Challant, fu costruito accanto alla torre vescovile nel XIV secolo, assunse la forma attuale solo nel XV secolo grazie a Giorgio di Challant, arcidiacono della cattedrale di Aosta. Restaurato nell'Ottocento, ha l'aspetto di una sontuosa dimora rinascimentale, presenta nel cortile la fontana del melograno, in ferro battuto, risalente al XVI secolo, il porticato presenta una serie di lunette affrescate raffiguranti scene di vita popolare. Composto da una cinquantina di vani: a piano terra la sala pranzo e la cucina con tre grandi camini, la sala baronale con un camino in pietra decorato dallo stemma degli Challant e con pitture sulle travi del soffitto ed affreschi alle pareti. Al primo piano si trova la cappella, presenta affreschi ed un altare ligneo intagliato e dorato con un trittico fiammingo. Il secondo piano si distingue per la presenza della stanza del re di Francia e per la stanza dei Cavalieri di San Maurizio.
La chiesetta di San Solutore a Fleuran in stile romanico. La parte più antica risale al X secolo, sulla facciata si può ammirare un affresco del XV secolo raffigurante San Cristoforo. All'interno conserva un altare in legno scolpito.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
La cappella di Saint Suaire.