Al confine con la Basilicata, Gravina in Puglia sorge sulla Murgia occidentale, in un territorio ricco di gravine e cavità. Abitata sin dal paleolitico, fu in seguito assoggettata da Greci e Romani, come testimoniano alcuni ritrovamenti in loco, e con Federico II di Svevia acquistò l'appellativo di "giardino di delizie", tanto che qui fece costruire un castello, di cui oggi rimangono solo le rovine, in cui alloggiare con i suoi uomini dopo le battute di caccia.
Risale proprio al periodo normanno la Basilica Cattedrale, in tipico stile romanico, secondo i canoni in uso all'epoca (lunghezza pari al doppio della larghezza). Fortemente danneggiata prima dall'incendio del 1447 e poi dal terremoto del 1456, si rece necessaria una riedificazione; attualmente si presenta a pianta basilicale con tre navate di cui la centrale più larga rispettoa quelle laterali. All'interno è conservata una tela del Bardinello del 1779, un crocifisso ligneo del Seicento ed un coro ligneo finemente intagliato del 1500.
La biblioteca Finya, sicuramente una delle più antiche della Puglia, fu fondata nel 1686 e prende il nome dal suo massimo donatore, il cardinale Francesco Antonio Finy. Custodisce circa 8000 volumi.
Interessanti sono anche la Chiesa di San Francesco (XV-XVI secolo), la Chiesa di Sant'Agostino, costruita dai Padri Eremitani, le chiese rupestri di Sant'Andrea, San Basilio, Santa maria degli Angeli, San Michele delle grotte e Santa Maria la nova.