Piccolo comune della Media Valle del Serchio, il toponimo deriva dal composto del nome proprio di persona latino "Corelius" e la specificazione "Antelminelli", assunta nel 1862 con riferimento a Francesco Castracani degli Antelminelli, vicario del paese.
Le origini del borgo risalgono all’Alto Medioevo e nel X secolo è sotto il controllo della famiglia dei Rolandinghi; nel secolo successivo passa sotto la giurisdizione di Lucca.
Oltre ai resti delle fortificazioni volute da Castruccio castracani e la Rocca, risalente all’XI secolo, menzioniamo anche la Chiesa di San Michele costruita nel XII secolo a ridosso della fortezza e della torre, successivamente trasformata in campanile. All’interno è conservato un ambone pre-romanico, un crocifisso ligneo quattrocentesco ed una coppia di statue in marmo raffiguranti la Madonna e l’Angelo Annunziante.
La pre-romanica Chiesa di San Martino è tra le più antiche delle terre di Lucca; realizzata nel IX secolo ed ampliata nel X, nell’XI secolo e negli anni successivi, presenta una facciata asimmetrica dovuta ai rifacimenti del XVI e del XVII secolo.
Coreglia vanta un tessuto urbano d'origine cinquecentesca con diversi bei palazzi, come quello del Comune, realizzato nel 1572, i palazzi Antonimi e Vincenti e Palazzo Vanni, sede del "Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione".