Affacciata sul mar Adriatico, Vernole è una ridente cittadina del Salento. La sua storia è tramandata attraverso le pietre, dai menhir alle specchie (tumuli di pietre), dai pagliari alle grotte basiliane.
Altra caratteristica del territorio di Vernole è determinata dalla presenza di numerose masserie fortificate con alte mura di cinta, solide porte d'ingresso, ponte levatoio, fossati, case massicce ed alte torri fornite di caditoie, feritoie, garitte, da usare come posti di osservazione e di difesa dalla minaccia dei Turchi prima e dei predoni locali poi. Le masserie fortificate diventano così dimora e centro di tutte quelle attività agricole che si svolgevano nel latifondo. Numerosissime sono, inoltre sul territorio, le presenze di antichi manufatti necessari alla trasformazione dei prodotti agricoli: i frantoi ipogei per la spremitura delle olive, i palmenti per la produzione del vino e i molini per macinare i cereali.
Acaya è l'unico esempio di città fortificata dal meridione. Al tempo del suo massimo fulgore era interamente circondata da fossato e mura con garitte di osservazione e difesa poste nei bastioni nord, est e sud e camminamenti di ronda sulle stesse.
Sul territorio di Vernole si estende per circa 640 ettari la zona umida delle Cesine, al cui interno è presente la stupenda Oasi naturalistica che è caratterizzata da una ricca e varia vegetazione oltre ad una numerosa fauna stanziale e migratoria.
Non può mancare una visita al Palazzo Baronale (XVIII secolo), al Palazzo Baronale Romano (XVII secolo) ed al Palazzo Baronale Saraceno (XV-XVI secolo), oltre alle varie chiese della città (Santa Maria Assunta, Sant'Anna, della Visitazione e dell'Incoronata).