Cittadina dell'entroterra salentino, adagiata sul versante occidentale di una lieve altura, Scorrano è situata in un'area abitata sin dall'età del Bronzo, come testimonia il menhir presente nei pressi dell'abitato. Fu, poi, conquistata dai Romani, dai Bizantini e dai Normanni. Con Tancredi d'Atavilla entrò a far parte del Contado di Lecce; fu retta da numerosi feudatari sino al 1806, anno in cui venne abolita la feudalità.
Il toponimo deriverebbe, secondo alcuni, dal condottiero romano Marco Emilio Scauro e, secondo altri, dal nome romano Scurra.
La Chiesa matrice di Santa Domenica si presenta a pianta basilicale, a croce latina con tre navate con la campata centrale contraffortata e più alta rispetto a quelle laterali. In prossimità del transetto, addossato alla navata di sinistra sorge il campanile.
La Chiesa del Convento dei Cappuccini, dedicata a Santa Maria degli Angeli, fu realizzata nel XVI secolo su progetto di Evangelio Profilo di Copertino; la facciata è in pietra leccese, arricchita da un bel portale e da una finestra centrale.
La Chiesa di San Francesco (anche detta degli Agostiniani) è in stile barocco e risale al XVII secolo. E' un edificio a pianta quadrangolare ad un'unica navata, sviluppato attorno ad un chiostro porticato.
Porta Terra è la porta urbana più antica ed ancora esistente della Terra d'Otranto ed è l'unica testimonianza dell'antica cinta muraria che proteggeva la città.
Tra gli edifici civili menzioniamo Palazzo Veris, attuale sede comunale, Palazzo Frisari, che occupa lo stesso spazio occupato fino al Settecento dal castello, e la Casa Palazziata risalente al XVIII secolo.