Le origini di Trecase sono abbastanza antiche. Intorno all' 80 a.C. fu chiamata dai romani "Pagus Augustus Felix Suburbanus". Nel 79 d.C. il territorio venne sepolto da lapilli e cenere dal Vesuvio. Nel 1200 l'imperatore Federico II di Svevia adibisce la zona a luogo di caccia reale con il nome di "Sylva Mala".
Risalgono al 1500 le prime abitazioni rurali nel territorio di Trecase, tale nome deriva dal fatto che gli abitanti dovevano pagare le imposte fondiarie a tre monasteri femminili di S. Chiara, S. Maria Egiziaca e S. Maria Maddalena di Napoli. Il centro urbano si forma tra il 1550 ed il 1590, in questo periodo viene eretta la cappella S. Maria delle Grazie, splendido esempio di architettura barocca contenente interessanti opere d'arte.
Nel Settecento e Ottocento fu luogo di villeggiatura per famiglie nobili napoletane, come si evince dalle numerose ville.
Trecase è un piccolo paesino collocato proprio alle falde del Vesuvio che lo padroneggia alle spalle creando uno scenario unico al mondo. Un panorama di indicibile bellezza si apre agli occhi dei suoi abitanti che possono mirare l'intero golfo di Napoli da Punta Campanella (Sorrento) a Bacoli (Napoli) e proprio di fronte a loro la sinuosa isola di Capri e un pò più a destra l'isola di Ischia.
Trecase non è un paese turistico è rimasto un po' così, sospeso nel tempo al di fuori del caos cittadino ma allo stesso tempo vicino e ben collegato alle zone di maggior attrazione turistica della Campania quali gli Scavi di Pompei (6 km), Scavi archeologici di Oplonti (3,5 Km), Museo di Boscoreale (1 km), scavi di Ercolano (15 km) Sorrento (29 km), Costiera Amalfitana (31 km), Napoli (20 Km), ecc. La cittadina oggi è rinomata per la produzione dei Lacryma Christi doc, dei vini Caprettone e Falanghina, nonché di pregiate albicocche. Ottima la cucina dei ristoranti locali e l'ospitalità degli alberghi.
Ringraziamo per il testo l'Hotel Palazzo Rosenthal Vesuview Hotel & Resort