Città di fondazione di epoca fascista, inserita nell'ampio disegno di bonifica delle paludi pontine, Sabaudia fu ufficialmente inaugurata il 15 aprile del 1934. E' la città simbolo del razionalismo italiano, immersa in un ambiente naturale unico e ricco di spunti: il promontorio del Circeo, sullo sfondo, le dune sabbiose sulla costa, una serie di zone umide protette, quattro laghi costieri (il lago di Paola o Sabaudia, il lago di Caprolace, il lago dei Monaci ed il lago di Fogliano) e la grande foresta della selva del Circeo.
Sebbene Sabaudia sia una città di recente fondazione, l'area del Circeo fu interessata da insediamenti abitativi sin dai periodi più remoti: nel 1939, infatti, fu rinvenuto nella grotta di Guattari il cranio di un uomo primitivo (l'uomo del Circeo) contemporaneo all'uomo di Neanderthal, oltre a punte di frecce e resti di utensili, pasti e fuochi; ancora, nel 1934 furono riportati alla luce due contenitori dell'Età del Bronzo ed altri utensili che hanno permesso allo studioso Alberto Carlo Blanc di ipotizzare la presenza di un villaggio palafitticolo. Considerevoli furono anche i reperti di epoca romana, alcuni dei quali rinvenuti dall'equipe di archeologo guidati da Giulio Jacopi prima di dare avvio alla costruzione della città.
Siti di interesse:
- i resti della Villa di Domiziano, sulle sponde del lago di Paola, un'imponente struttura imperiale del I secolo d.C. di circa 40 ettari; sono ancora ben visibili le opere idrauliche per il corretto funzionamento dell'impianto termale, le grandi cisterne sotterranee, il quadriportico con pavimento marmoreo a spina di pesce;
- la fonte di Lucullo, grotta artificiale di origine romana con funzione di cisterna d'acqua, situata a metà strada tra Sabaudia e San Felice Circeo;
- la Via Severina;
- il Palazzo Comunale, con basamento in travertino e mattoni rosso scuro;
- la Torre Civica, alta 42 metri e completamente ricoperta in travertino;
- Hotel Sabaudia al Lago, ex Albergo Ristorante del Circeo;
- la casa dell'Associazione Combattenti;
- la Caserma dei reali carabinieri;
- il Palazzo delle Poste di Mazzoni, rivestito dei colori di Casa Savoia, grazie ai mattoni rossi ed alle tessere celesti;
- l'Ospedale e l'Opera Maternità e Infanzia, opera dell'architetto Vicario;
- la sede dell'ex azienda agraria dell'ONG;
- la Chiesa dell'Annunziata, con facciata in travertino e mosaico di Ferruccio Ferrazzi;
- la Chiesa di Santa Maria della Sorresca, risalente al XII secolo, anche se in origine fondata dai benedettini nel VI secolo;
- il Museo Emilio Greco;
- il Museo Civico del Mare e della Costa.