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Ponza

Pro Loco Ponza Pro Loco Ponza

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Descrizione

E' la maggiore delle Isole Ponziane, situata nel Golfo di Gaeta e facilmente raggiungibile con partenza da Formia, Terracina, San Felice Circeo, Anzio, Fiumicino e Napoli. Il territorio è prevalentemente montuoso, con coste alte e frastagliate e dai fondali ricchissimi di vegetazione marina, che attirano ogni anno migliaia di appassionati di immersioni subacquee. E' un'isola di origini vulcaniche, dalla forma stretta e allungata e caratterizzata da tipica vegetazione mediterranea.
Sebbene l'isola sia stata abitata dall'uomo sin dal Neolitico, i primi nuclei abitativi nacquero con i Volsci; divenne un approdo commerciale con i fenici, prima, e con i greci, poi, a cui si deve, tra l'altro, anche l'origine del toponimo. Con i Romani divenne sia località di villeggiatura, come attestano i resti di numerose ville, che luogo di confino. Nel corso del Medioevo, grazie all'operato dei monaci benedettini, rimase per lungo tempo un fiorente centro religioso e commerciale, fino a che l'isola non fu preda di continue razzie dei pirati saraceni: i monaci furono fatti schiavi e il territorio, man mano, si spopolò. Solo nel 1202, con la Bolla di papa Innocenzo III, l'Abbazia di Santa Maria a Ponza venne riattivata ed affidata ai cistercensi e, alcuni anni più tardi, incorporata nella Basilica di Santa Anastasia fuori le mura a Roma.
Numerose sono le battaglie che si sono combattute al largo delle acque di Ponza: nel 1300 Ruggiero di Lauria, duca di Calabria, sconfisse l'ammiraglio Doria che operava al soldo di Federico II; Alfonso d'Aragona viene sconfitto dall'angioino Biagio Assereto nel 1435. Dopo pesanti e sanguinose incursioni dei turchi, nel Settecento, Carlo III Re di Napoli avviò una massiccia politica di colonizzazione dell'isola, facendovi pervenire coloni soprattutto da Ischia e, nell'Ottocento, divenne luogo di relegazione. Il 27 giugno 1857 fece tappa a Ponza la spedizione del patriota Carlo Pisacane, terminata tragicamente con lo sbarco a Sapri.
Vi fu prigioniero Mussolini dal 27 luglio al 7 agosto del 1943.
Siti di interesse:
- i resti romani (il porto, la cisterna, le ville, l'acquedotto, le mura, l'anfiteatro e le vasche per l'allevamento di pesci);
- l'ipogeo funerario di epoca greca;
- il suggestivo abitato, aggrappato alla roccia, che segue il naturale declivio della costa;
- la Chiesa di San Giuseppe, realizzata negli ultimi anni dell'Ottocento ad una sola navata;
- la Chiesa dei santi Domitilla e Silverio, realizzata su progetto di Antonio Winspeare con blocchi di tufo provenienti da un'antica cava borbonica, presenta una pianta circolare sormontata da un'imponente cupola e, all'interno, affreschi del gaetano Pasquale Mancini, nonché opere del XVIII secolo provenienti dalla Galleria d'Arte Antica di Palazzo Barberini, "la Natività della Vergine" di Michelangelo Cerruti e "l'Adorazione dei pastori" di Antonio Greccolini;
- la Chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione di Le Forna, semplice nelle sue forme mediterranee.

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