Il toponimo, per la prima parte, potrebbe derivare dal provenzale "rema" (remo), oppure dal piemontese "remma" (trave); la seconda parte onora la santa patrona. Rhémes-Notre-Dame è il comune meno popolato dell'intera regione e rientra nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, dall'impareggiabile paesaggio caratterizzato da canyon, ghiacciai, torrenti, larici secolari. E' un'accogliente stazione turistica dotata di strutture sportive moderne ed efficienti. E' dotata di ben 20 chilometri di piste di fondo, 5km di piste di discesa, sentieri e natura incontaminata.
Il ritrovamento nei pressi di Cachoz di alcuni utensili testimonia la presenza umana nella Valle di Rhémes sin dall'Età del Bronzo. La zona fu abitata dai Celti e dai Salassi, poi conquistata dai Romani. Durante il Medioevo fu parte del mandamento di Chatel Argent, sottoposta al dominio dei signori di Bard e dalla fine del Trecento al Seicento appartenne ai signori Sarriod di Introd. Questi ultimi furono costretti a cedere il feudo a Pierre Philippe Roncas, marchese di Caselle. Qualche anno più tardi, nel 1682, il marchese Roncas vendette alcune sue proprietà che poi furono acquisite dai signori Brunel. Nel 1740 Rhémes-Notre-Dame fu acquisito dal ducato dei Savoia e successivamente la marchesa di Chatel Argent concesse ai due comuni di Rhémes-Saint-Georges e di Rhémes-Notre-Dame la libertà da censi e rendite e vendette loro alcuni diritti.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale originaria, consacrata nel 1495, fu ricostruita insieme con il campanile nel 1680 ed ampliata nel 1839. Impreziosita da dipinti di Stornone di Ivrea nel 1864, fu restaurata e decorata dai fratelli Artari nel 1896. L'attuale edificio ha pianta a croce latina e due altari laterali, l'altare maggiore è in marmo policromo.
La casa parrocchiale è di grande pregio architettonico, ricostruita nel 1791, presenta i caratteri tipici delle case valdostane con attiguo fienile ed accorgimenti ingegnosi per contenere i danni ed i pericoli potenzialmente prodotti dalla neve.
La cappella di Carrè, dedicata a Sant'Anna, fu costruita nel 1620 e riedificata completamente nel 1864.
La cappella di Pellaud, dedicata ai Santi Sebastiano, Fabiano e Rocco, fu costruita intorno al 1645. Distrutta da un'inondazione nel 1868, fu ricostruita l'anno successivo.
La cappella di Fos, dedicata a San Giacomo Maggiore, fu fondata nel 1707.
La cappella di Barmaverain, dedicata ai Santi Pantaleone, Sebastiano e Rocco, fondata nel 1644, è oggi un rudere.