Il toponimo deriva da "arvarium", parola derivata da "arwa", pino. E' un comune situato nella Valle della Dora Baltea, sulla destra del fiume, all'imbocco della Valgrisenche, di fronte ai ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos. Il territorio comunale si estende dai 707 metri di Mecosse ai 1600 circa di Planaval, comprendendo numerose frazioni tra cui Leverogne, caratteristica per i tetti fatti di scaglie di pietra, affollati di comignoli e le numerose tracce medievali, alcune case risalgono al 1500. In estate Arvier è meta ideale per chi ama la tranquillità e le escursioni tra i boschi, i verdi pascoli ed i sentieri panoramici. Nella stagione invernale la frazione di Planaval offre la possibilità di dedicarsi a diversi sports invernali essendo dotata di una splendida pista di fondo da cui partire per emozionanti itinerari di scialpinismo. Ad Arvier è possibile trovare tradizione gastronomica e vini Doc (come il famoso Enfer), cultura, tranquillità ed escursioni.
La zona con molta probabilità era già abitata in epoca preromana. I Romani giunsero in loco nel I secolo, sconfissero le popolazioni locali e si stabilirono sui terreni appartenuti a queste. Costruirono una grande ed importante strada, la Via per le Gallie, e ad Arvier edificarono una "mansio", un luogo per la sosta, proprio lungo quella strada, per permettere ai viaggiatori diretti al Colle del Piccolo San Bernardo di fermarsi e riposare. Secondo alcune fonti nel X secolo la zona sarebbe stata testimone di scontri con i Saraceni invasori: non a caso numerosi furono i forti e castelli edificati in quel periodo nelle frazioni vicine. Nel 1792, durante la guerra tra Savoia e Francia, furono tanti i soldati sabaudi originari di Arvier.
Da vedere:
I resti del castello risalente alla fine del 1200.
La chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il campanile romanico.
La cappella di Rochefort costruita nel luogo in cui si trovava il castello di Tommaso I di Savoia.
La casa forte di Planaval.
L'Ospizio dei Pellegrini, fondato nel 1368, riconoscibile da un affresco del 1497, situato sulla facciata, raffigurante le opere di carità, a Leverogne.
Il ponte di origine romana ad una sola arcata poco fuori dalla frazione di Leverogne. Ha conservato, nonostante i numerosi interventi di restauro, la sua originaria struttura.
Per le foto si ringraziano IZABELA & JACEK