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Portoscuso

Descrizione

Il toponimo deriva dallo spagnolo "puerto escuso" (porto nascosto). E' un comune in provincia di Carbonia-Iglesias, situato a sud del capo Altano, di fronte all'isola di San Pietro, sulla costa sud-occidentale della Sardegna. È una località balneare ed un centro industriale, tuttavia una voce importante dell'economia è costituita dalla pesca e grande rilievo è dato dal moderno porticciolo turistico. Portoscuso offre la possibilità di osservare diverse specie di uccelli, come il fenicottero rosa, che trovano un habitat ideale nello stagno di Boi Cerbus.
Il borgo nacque nel XVI secolo come centro peschereccio abitato solo in alcuni periodi dell'anno: vi erano confluiti lavoratori interessati alle pesca del corallo e dei tonni. Con il tempo il tessuto urbano si ampliò notevolmente intorno alla tonnara di Su Pranu. Nel XVII secolo veniva citato nelle carte nautiche. Più volte attaccato dai pirati, nel 1660 si narra che molti abitanti furono uccisi ed altri fatti prigionieri. Finalmente, nel XIX secolo, grazie all'intervento della flotta inglese le incursioni ebbero termine. Nel 1853 divenne comune autonomo.
Da vedere:
La chiesa di Santa Maria d'Itria dalla facciata semplice interrotta solo da una finestra circolare. La struttura è affiancata da una massiccia torre campanaria a base quadrata.
La chiesa di San Giovanni Battista è arricchita da bei mosaici.
La chiesa di Sant'Antonio.
La torre spagnola, così detta perchè fu fatta costruire dagli Spagnoli dopo la conquista di queste terre, è un massiccio edificio troncoconico. L'edificazione avvenne sul finire del XVI secolo su un piccolo promontorio roccioso a ridosso del mare e fu realizzata a difesa dagli attacchi nemici.
Il palazzotto della tonnara ha una forma trapezoidale e risale alla seconda metà del XVI secolo.
La necropoli fenicia di San Giorgio.
Le numerose calette e spiagge.
Il lungomare Colombo.

Mappa

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